VERSO REAL-CITY

Manchester City, Guardiola: "Non siamo a Madrid per una rivincita"

 Il tecnico dei Citizens alla vigilia della semifinale: "Per vincere la Champions bisogna battere le squadre migliori"

@Getty Images

Il Manchester City di Guardiola vuole la Champions League e l'ultimo ostacolo prima della finale di Istanbul è il Real Madrid di Ancelotti che già nella passata stagione ha eliminato gli inglesi. "Fu tosta come eliminazione dopo aver fatto una buona prova in casa - ha commentato alla vigilia il tecnico dei Citizens -. Al ritorno non siamo stati bravi abbastanza e abbiamo fatto i complimenti al Real Madrid".

"Non siamo qui per una rivincita, è solo una nuova opportunità per raggiungere la finale e vincere la Champions - ha continuato Guardiola -. Inutile pensare a quello che è successo l'anno scorso, perché giochiamo contro il Real Madrid e sappiamo cosa vuole dire in questa competizione. Semmai dobbiamo imparare qualcosa da quelle sfide, ma in ogni caso tutto sarà deciso a Manchester al ritorno".

Rispetto alla passata stagione le cose non sono cambiate molto: "Praticamente siamo nella stessa situazione. Siamo in corsa per vincere la Premier League e vogliamo competere per la Champions League. Per vincerla bisogna eliminare le squadre migliori e il Real Madrid è una di queste, giocando un calcio di altissimo livello".

"Come ogni stagione da quando siamo qui vogliamo vincere la Champions, ma non basta la volontà. Non voglio una squadra o un progetto per vincere questa coppa un anno e poi fare male per 10 anni di fila. Voglio stabilità ed essere competitivo tutti gli anni, questo è quello che conta per me. Poi vincere la Champions è un processo che può richiedere anche tantissimi anni, quindi l'importante è essere sempre lì tra quelle in lotta per vincere" ha ribadito Pep.

La Champions però è sempre l'obiettivo del Manchester City: "So benissimo cosa mi chiede la società, l'ho sentito dal primo momento in cui sono arrivato qui. Il club vuole vincere questo trofeo, ma la pressione è positiva non è una ossessione".

Per Carlo Ancelotti, sulla panchina del Real, l'aspetto mentale di questa semifinale potrebbe essere più decisivo della condizione fisica: "Siamo arrivati qui mentalmente meglio l'anno scorso avendo vinto all'andata e guardate com'è finita. In queste sfide sono i dettagli a fare la differenza, ma l'unica cosa che so è che per provare a passare il turno dovremo fare due grandi partite. L'unico vantaggio di giocare il ritorno in casa è se dovessimo andare ai supplementari, ma sia il City che il Real hanno la capacità per vincere anche in trasferta".

Al centro dell'attacco ci sarà Haaland: "Rispetto all'anno passato qualcosa abbiamo cambiato, pur giocando sempre con pressione alta e uomo su uomo. Contro il Real Madrid ci saranno momenti in cui dovremo soffrire, come è normale in queste partite, però quest'anno abbiamo Haaland e dobbiamo sfruttarlo".

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