EUROPA LEAGUE

Mou: "Dybala titolare? Penso di no. Il Psg mi cerca? Allora non mi hanno trovato"

L'allenatore giallorosso ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale d'andata contro il Bayer Leverkusen

"È il secondo avversario che arriva dalla Champions League dopo il Salisburgo. L'Europa League è così e per questo diventa una competizione di altissimo livello, a metà torneo arrivano squadre che hanno uno status diverso. Ma abbiamo fatto già dodici partite. Manca questo ostacolo, ovviamente con tutti i problemi che abbiamo non andiamo a regalare tranquillamente la partita al Bayer. Metteremo in campo tutto quello che abbiamo, tra qualità e voglia. Cercheremo di fare un risultato che ci permetta, nella seconda partita, di fare un risultato che possa portarci in finale". Queste le prime parole della conferenza stampa di José Mourinho, allenatore della Roma, alla vigilia della semifinale di Europa League con il Bayer Leverkusen

Mourinho ha voluto chiarire l'episodio della sua presenza nello spogliatoio della squadra Primavera: "Si è scritto che all’intervallo sono andato negli spogliatoi e che ho parlato con loro, cambiando la partita. Questa è una bugia e una manca di rispetto per l’allenatore della Primavera. Sono andato negli spogliatoi, l’allenatore in seconda ha fatto il suo lavoro visto che il primo era squalificato, sono stato a sentire e non ho detto una sola parola, hanno vinto per merito loro, io non ho fatto niente. Non c’entra niente con la partita di domani ma volevo chiarirlo perché rispetto l’allenatore della Primavera".

Inevitabile parlare di Dybala e del Bayer Leverkusen: "Paulo titolare? Non lo so, la mia sensazione oggi è no. Non ti dico di no, ma penso di no. Dobbiamo capire se sia lui che Wijnaldum possono giocare o no, vediamo domani mattina e poi decidiamo. Loro stanno facendo il possibile per recuperare, stiamo preparando la gara con o senza di loro. Il gruppo è felice, nonostante tutti questi problemi. Siamo consapevoli che è una semifinale europea e può diventare storica, è un gruppo tranquillo e felice di giocare e per questo ho deciso che possono tornare a casa e tornare domani mattina. Il Bayer Leverkusen è una delle squadre più forti d’Europa in contropiede, sono pericolosissimi. Difendono e aspettano che perdi palla, poi diventano difficili da fermare perché hanno tanti giocatori offensivi e di grande velocità. È una squadra top a questo livello. Ho l’esperienza sufficiente per non essere troppo emozionato dal fatto che sarà una semifinale, dal fatto che la prima partita si giocherà in casa, se faremo una gara equilibrata sarò felice. Il Bayer ha tantissime opzioni, Hudson-Odoi e Schick sono infortunati e per loro non è un problema. Per noi ogni infortunio è un problema, abbiamo bisogno del massimo potenziale e non lo abbiamo. Però andiamo lì domani per il primo tempo, il secondo a Leverkusen e vediamo se lì potremo avere un giocatore in più ad aiutarci. O andiamo in finale o perderemo lasciando tutto in campo".

Si è poi affrontato l'argomento relativo a una rosa risicata, argomento che tira in ballo anche la società: "La squadra, senza problemi, ha qualità sufficiente per fare quello che stava facendo, stare seconda, terza, quarta in campionato e qualificarsi in Europa League. Ogni volta che voi mi fate la domanda sugli obiettivi della Roma, anche nei momenti senza infortuni, squalifiche e stanchezza, dicevo sempre la stessa cosa: dipende. Quando abbiamo problemi non abbiamo una rosa. Quando non abbiamo problemi e siamo tutti al top, giocando una partita a settimana, abbiamo qualità. Non c'è un'accusa a nessuno, non c'è nessun problema, l'unico problema è che hai visto l'Inter che ha giocato con Lukaku e Correa titolari e oggi giocano Dzeko e Lautaro. Io non posso farlo. Quando hai problemi, stanchezza e infortuni non arrivi. Devi avere la stagione perfettissima, per non avere infortuni e squalifiche, questo non esiste. Quando eravamo lì con tutti disponibili, Paulo che segnava, Smalling che giocava da Dio, io dicevo che non sapevo quando questa cosa sarebbe finita, ero la voce dell'esperienza, non della critica. Nell'Inter si è infortunato Gosens, ha giocato Dimarco, ha finito con Darmian. Io avevo Missori, Faticanti, Cherubini e non so chi altro. Non è una critica, è la realtà. Se noi siamo fuori dalle competizioni europee a dicembre, oggi siamo secondi o terzi, perché non c'è stanchezza, non ci sono tanti infortuni. Se fossimo stati ottavi in campionato, avrei messo tutto sulla coppa e oggi saremmo in una situazione migliore. Siamo vittime del bene che i calciatori hanno fatto in stagione. Possiamo vincere o no, andare in finale o no. Qualcuno dirà che se non andiamo in finale non è una stagione buona, al di là dei risultati per me è una stagione fantastica".

Su Smalling ha aggiunto: "E' perfetto per andare in panchina domani. Per il ritorno vediamo, non me lo aspetto nelle prossime 2-3 partite. Magari succede qualcosa di imprevedibile. Se arriviamo a Budapest ci sarà". Si è poi parlato della possibilità che possa trasferirsi al Psg: "Se mi cercano non mi hanno trovato perché non hanno parlato con me".

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