NBA

Nba: Miami e i Lakers volano alle finali di Conference, LeBron elimina Golden State

Il Re trascina Los Angeles alla sfida decisiva, dove sfideranno i Denver Nuggets: troppo brutti per essere veri i Warriors, sconfitti sul 4-2. Stesso punteggio per gli Heat sui Knicks

© Getty Images

L'Nba ha già tre delle sue quattro finaliste di Conference. I Los Angeles Lakers raggiungono Denver a Ovest, travolgendo Golden State in gara-6 e chiudendo la serie sul 4-2: il merito è di LeBron James, che realizza 30 punti e trascina i compagni a una grande prova contro un avversario irriconoscibile. Fine di un ciclo per i Warriors, mentre i Miami Heat raggiungono la terza finale dell'Eastern Conference in quattro anni: sconfitti 4-2 i Knicks

LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 122-101 (4-2)
LeBron James compie l'ennesima impresa e trascina i Los Angeles Lakers alla finale della Western Conference dai play-in e dal seed numero sette dei playoff. Dopo Memphis, i Lakers eliminano anche un'irriconoscibile Golden State, sfruttando il fattore campo in gara-6 e travolgendo i Warriors col punteggio di 122-101. I gialloviola partono subito con grande impeto, stampando un parziale di 27-10 di fronte agli inermi avversari, che però sanno reagire e rifarsi sotto fino al -5 del primo quarto. Il prosieguo della gara è però un lento e inesorabile dominio dei Lakers, letali in attacco e in difesa, che raggiungono il +19 nel terzo quarto e superano ampiamente quota venti punti di margine nell'ultimo e decisivo periodo. Golden State alza così bandiera bianca, fornendo una prestazione ampiamente al di sotto delle attese, e chiude forse il suo ciclo vincente nel peggiore dei modi. La prova dei Warriors è infatti sconcertante: 38% al tiro, 27% da tre e moltissimi errori difensivi. Controprestazioni a raffica, col solo Curry che gioca al suo livello segnando 32 punti. La sua prestazione risulta una mosca bianca, visto che Draymond Green ne realizza nove, Klay Thompson otto (3/19 al tiro) e Wiggins sei, col solo Divincenzo (16) in doppia cifra alle spalle di Steph. 

Coach Kerr viene così eliminato per la prima volta nei playoff prima delle finali di Conference (senza mai vincere in trasferta), mentre LeBron James aggiorna il libro dei record: 12a finale di Conference in 20 anni di Nba, 41 serie di playoff vinte (più di chiunque) e la chance di giocarsi il titolo dopo essere partito con un 2-10 a inizio stagione. Il Re mostra tutta la sua classe, realizzando 30 punti con 9 rimbalzi, 9 assist e solo due palle perse: un fuoriclasse che a 38 anni comanda il gioco, domina al ferro (otto canestri in area) e telecomanda i compagni. Lo segue alla perfezione Austin Reaves con 23 punti, seguito da Russell (19), Davis (17, ma con 20 rimbalzi) e Lonnie Walker (13). I Lakers dominano, vincono 122-101 e chiudono la serie sul 4-2. Ora sfideranno i Denver Nuggets, com'era già successo tre anni fa nella bolla. L'appuntamento per gara-1 è fissato nella notte tra martedì e mercoledì.

MIAMI HEAT-NEW YORK KNICKS 96-92 (4-2)
Si chiude sul 4-2 anche l'altra serie, col trionfo dei Miami Heat sui New York Knicks. Sarà la terza finale di Conference in quattro anni per gli uomini guidati da Spoelstra, che diventano solo la seconda formazione nella storia dell'Nba ad arrivare a questo traguardo dal seed numero 8 (dopo i Knicks del 1998-99). Ora Butler e compagni aspettano la vincente del match tra i Boston Celtics e i Philadelphia 76ers, con gara-7 prevista per domani sera alle 21.30. Il primo quarto è pessimo per Miami, che subisce l'11/11 avversario dalla lunetta ed è molto indisciplinata in difesa, chiudendo in svantaggio sul 31-24. Spoelstra scuote i suoi, che si ritrovano subito e ribaltano il fronte, andando al riposo sul +1 (51-50) e controllando la sfida fino ai minuti finali, dove succede di tutto. Gli Heat sono infatti sul +6 a un minuto dal termine, quando Gabe Vincent colpisce Brunson al volto: fallo tecnico, due liberi e possesso per gli avversari. Hart firma il -2 e proprio Brunson sbaglia il pallone del sorpasso, con Miami a chiudere la sfida dall'altra parte e firmare il definitivo 96-92. 

Il trascinatore è ancora una volta Jimmy Butler, che chiude con 24 punti nonostante un deludente 7/22 dal campo, ben supportato da un ottimo Adebayo (23). Alle loro spalle, 14 punti per Strus e 11 punti (nove assist) per Lowry, decisivo dalla panchina nell'iniziale rincorsa degli Heat. Ai Knicks non basta, invece, la prova sontuosa di Jalen Brunson, che commette l'unico (grave) errore nel possesso già menzionato: il suo boxscore parla di 41 punti, career-high eguagliato nei playoff, segnando da ogni posizione con 14/22 al tiro e 5/10 da tre. Il problema è il resto della squadra, con 51 punti suddivisi tra tutto il roster e le prove sottotono di Randle (15) e Barrett, che chiude a 11 punti così come Hart. Cadono così i Knicks, mentre Miami aspetta la sua sfidante nella finale dell'Eastern Conference: saranno i Boston Celtics, con cui persero l'atto conclusivo l'anno scorso, o i Philadelphia 76ers dell'Mvp Embiid?
 

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