VERSO JUVENTUS-CREMONESE

Juve, Allegri: "Siamo secondi, morale molto alto: concentrati sulla Cremonese"

Il tecnico bianconero: "Pensiamo solo al campo: la squadra di Ballardini è molto pericolosa"

Dopo l'impegno in Europa League - pareggio faticoso ma importantissimo nella semifinale di andata contro il Siviglia - la Juve torna a tuffarsi nelle fatiche del campionato con la possibilità di allungare sulla Lazio e consolidare il secondo posto in classifica, al netto ovviamente del prossimo pronunciamento della Corte federale d'Appello della Figc in merito al processo plusvalenze. Sulla strada dei bianconeri arriva ora la Cremonese ancora potenzialmente in corsa per la salvezza: "Non dobbiamo pensare a come arriva la Cremonese" ha esordito Allegri in conferenza stampa. "Nel girone di ritorno sarebbe salva, Ballardini sta facendo un ottimo lavoro. È una squadra che subisce poco e che in contropiede è molto pericolosa. Va affrontata con grande rispetto. E non dobbiamo pensare al ritorno di Siviglia in Europa League: giovedì è una partita importante tanto quanto quella di domani".

Tra coppa e campionato serve una attenta gestione della fatica. Importante in questo periodo l'apporto di giocatori giovani che hanno dato prova di buona maturità: “Stiamo facendo un buon lavoro per far crescere i giocatori. Siamo secondi in classifica e questo a inizio campionato, per come sono andate le cose, era difficile da immaginare. Contro la Cremonese gioca Perin. Bremer è a posto, Rabiot come gli altri che han giocato ha fatto differenziato e domani sicuramente sarà a disposizione. Quella di domani è la partita più importante”. Tra i giocatori che in questo momento potrebbero dare un contributo importante c'è Paul Pogba: "Sta crescendo, di condizione. Quando le partite si giocano vicino all'area, nella metà campo avversaria, diventa straordinario. Ha bisogno di giocare per trovare la condizione, l'importante è che sia a disposizione. Giocando ogni tre giorni è difficile che riesca a recuperare per l'intera partita". Un fattore importante è quello psicologico. In questo senso il pareggio in extremis di giovedì sera può essere stato una spinta da tenere in grande considerazione: "Il morale è buono, dopo il gol col Siviglia è ancora più buono. Ci dà la possibilità di andare laggiù e giocare per una finale alla pari. Poi in campionato noi dobbiamo fare il nostro, ora dobbiamo difendere il secondo posto. Sulle cose esterne non possiamo fare niente". In attacco, contro la Cremonese, al fianco di Milik ci sarà Kean? "Sta molto bene, purtroppo nel momento migliore ha fatto quell'ingenuità a Roma, poi si è infortunato e ha perso un po' di tempo. Lui è una risorsa su cui conto molto". Ma la vera forza del gruppo di Allegri è il collettivo, capace di caricarsi nelle difficoltà. La sensazione di giocare contro tutto e tutti dà energie alla Juve: "Sì, il fatto di aver fare una cosa importante da raggiungere dopo un'annata così... Poi noi non ci siamo mai lamentati, dobbiamo pensare al campo altrimenti perdiamo energie importanti. In questo momento qui bisogna pensare ad arrivare al 4 giugno nelle migliori condizioni. Tutte le altre decisioni sono di competenza del club. La società deciderà cosa fare nel futuro, direttore sportivo e giocatori compresi. Son tutte cose che riguardano la società". Infine un pensiero per un singolo, Leonardo Bonucci, che ha raggiunto le 500 partite con la Juve ma so è dovuto nuovamente fermare per infortunio: "Leo è un ragazzo intelligente e sceglierà per il suo futuro, però l'altro giorno ha raggiunto un traguardo storico e in pochi l'hanno fatto. Sono orgoglioso e contento di aver lavorato con lui per tanti anni, anche con battibecchi ma in questi anni è stato un giocatore straordinario. Ha avuto questi acciacchi ma è stato sempre presente, si è sempre messo a disposizione per la squadra. Per la finale vediamo, hanno dato 15-20 giorni di prognosi quindi siamo al limite. Vediamo".

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