Paolo Scaroni suona la carica in vista del secondo round dell'Euroderby. "Ieri pomeriggio non ero di grande umore, ma sono migliorato oggi in vista del derby - ha dichiarato il presidente del Milan -. Ora voglio battere l'Inter, mi rendo conto che non è facile, ma il calcio riserva sempre sorprese". "Chi di voi avrebbe scommesso che avremmo vinto 0-4 a Napoli? Invece è successo: quando c'è una squadra unita e compatta, che ce la mette tutta, nessun obiettivo è precluso - ha aggiunto -. Per questo resto fiducioso, pur dicendovi che siamo al di là delle nostre previsioni". "Ce la deve fare per forza il Milan. Dobbiamo assolutamente
ribaltare il risultato - ha continuato Scaroni -. Il Milan è capacissimo di farlo. Certo, soffriamo di assenze pesanti e l'Inter è fortissima, anche con giocatori che proprio adesso sono riemersi. Ma un Milan compatto può vincere".
Poi qualche considerazione sul confronto tra la squadra e i tifosi rossoneri alla fine della sconfitta contro lo Spezia e sul futuro di Pioli. "Avevo già spento la tv, ma mi è stato detto che è stato un episodio di incoraggiamento e simpatia che mostra l'attaccamento dei tifosi della curva alla squadra - ha spiegato Scaroni -. Quando le cose vanno bene sono capaci tutti, quando vanno male invece...È stata una cosa positiva". "Di partite andate a male non ricordo solo quella di ieri. Si cade ma ci si rialza. Io sono sicuro che il Milan si rialzerà - ha aggiunto -. Pioli resta? Ha un contratto fino al 2025. Sono decisioni tecniche che non prendo io ma a priori non vedo nessun problema".
Quanto al rinnovo di Leao, il presidente rossonero non si sbilancia apertamente, ma l'ottimismo sulla buona riuscita dell'intesa è chiaro. "Non credo che abbiamo annunciato la chiusura dell'operazione Leao perché è un dossier talmente complicato che richiede tempo - ha spiegato -. Quando vado a casa Milan e vedo Giorgio Furlani e Paolo Maldini, al lavoro anche stamani, che sorridono e sono rilassati, mi viene da pensare che sia quasi tutto a posto. Per il momento diciamo che siamo fiduciosi e ottimisti".
Infine ancora qualche battuta sul tema stadio. "La zona dell'ippodromo La Maura è quasi fuori di scena. Dico quasi perché a ragion di logica è perfetta, data la sua storia sportiva e le sue dimensioni; oggi è chiusa al pubblico. Si potrebbe fare lo stadio occupando una parte piccola di questi 75 ettari, quindi secondo me il progetto ha una sua logica e non mi sembra che avrebbe un effetto devastante su quell'area - ha spiegato il presidente del Milan -. Pero' ci sono vincoli, proteste, opposizioni in consiglio comunale". "Abbiamo in mente altre aree fuori dal comune di Milano, sempre aree metropolitane del milanese. Ne abbiamo due: una più veloce e una un po' più lenta - ha aggiunto -. Sicuramente prima della fine di questa decade potrebbe esserci il primo passo nel nuovo stadio". "San Siro? Lo stadio è stato costruito nel 1955, quindi nel 2025, una volta compiuti 70 anni, una costruzione viene sottoposta ad analisi se merita vincolo come bene storico - ha concluso Scaroni -. È un tema che complica ulteriormente un tema già difficile che ci fa un po' girare la testa".