A spasso nel tempo, anzi all'indietro nel tempo - dalla primavera all'inverno - per gli atleti impegnati nella seconda edizione di Monte Zerbion SkyRace. Nebbia, neve e temperatura invernali in quota non hanno però intimidito skyrunners e verticalisti al via delle prove competitive di un evento completato dalla Baby SkyRace per i più piccoli e dalla Rand enogastronomica che non si sono allontanate troppo dal campo base di Châtillon, là dove la Valle d'Aosta svolta con decisione per puntare verso il Monte Bianco e dove è nata la leggenda sportiva di skyrunners di chiara e pionieristica fama come Jean Pellissier, Bruno Brunod e Dennis Brunod, oggi testimonial dell’evento. Un altro successo per la squadra di ASD Montagnesprit, capace di allestire un ricchissimo programma di gare ed eventi collaterali, reagendo con rapidità ed efficienza alle circostanze ed alle condizioni meteo appunto ben poco favorevoli. A vincere il titolo italiano FISky (assegnato dalla prova sulla distanza dei 22 chilometri) sono stati Lorenzo Beltrami e Giulia Pol. Da segnalare però la vittoria assoluta di Nadir Maguet tra gli uomini (categoria Open) e l’errore di percorso ormai in vista del traguardo che è costato la vittoria a Francesca Rusconi tra le donne.
Responsabilizzato dal favore del pronostico a lui assegnato nientemeno che da Bruno Brunod, Maguet ha dominato la gara-clou dell’evento MZS: la Skyrace di 22 chilometri (e 2200 metri D+) che ha raggiunto una quota di poco superiore ai 2400 metri, all’incirca trecento metri sotto il passaggio originale in vetta allo Zerbion (quota 2722), “tagliato” a causa delle temperature vicine allo zero e della neve caduta in abbondanza nei giorni e nelle ore precedenti. Il toprunner valdostano (di Torgnon) in forza a Centro Sportivo Esercito/Team La Sportiva ha chiuso la sua prova in due ore, un minuto e 13 secondi, precedendo di cinque minuti e quattro secondi il neocampione Lorenzo Beltrami (Sky Lario Runners ASD/RockExperience-Team SCARPA) che sul finale ha scavalcato Sergio Bonaldi (ASD Team Pegarun), medaglia di bronzo con il tempo finale di due ore, sei minuti e 50 secondi.
“Non è mai facile vincere quando rientri tra i favoriti. È stata una bellissima gara, in casa, con tanti amici sul percorso. Nel passaggio di stagione tra scialpinismo e trail running mi aspettavo qualche grado in più, però va bene così! Ho rotto subito… il ghiaccio e adesso spero di fare una bella stagione. Il taglio allo Zerbion? Decisione giusta: già il sentiero, con neve e fango, era abbastanza scivoloso. In montagna è meglio prevenire gli imprevisti”. (Nadir Maguet)
Tra le donne, vittoria e scudetto tricolore sky all’incredula Giulia Pol. Dopo il titolo dello scorso anno tra le under 23, la bellunese di Skyrunning Adventure/THE NORTH FACE ha fatto il bis a livello assoluto. Inizialmente convinta di averlo fatto in seconda posizione, Giulia ha tagliato il traguardo dopo due ore, 32 minuti e 34 secondi (ventiquattresima del ranking generale).
Alle sue spalle la campionessa (del mondo!) local Giuditta Turini (Outdoor With Us/KARPOS-KAILAS) - staccata di tre minuti e 39 secondi (ventottesima assoluta) - e la emergente Roberta Jacquin di ASD Team Pegarun, che ha bloccato la fotocellula del traguardo in due ore, 37 minuti e 29 secondi (trentaduesima). In testa fino a un chilometro dalla conclusione, Francesca Rusconi ha sbagliato strada proprio nel finale: un errore che è costato la vittoria alla portacolori di GEFO TEAM-Gruppo Escursionisti Falchi Olginatesi), retrocedendola al sesto posto del ranking. Il primo Memorial Victor Vicquéry (in palio per l’atleta più giovane al via) è stato vinto dal diciannovenne Gabriel Herin (Outdoor With Us), quarantanovesimo assoluto con il finishing time di due ore, 45 minuti e 14 secondi.
“Sono contentissima e… incredula, pensavo di aver tagliato il traguardo per seconda e invece ho vinto. Non me lo aspettavo. Che bello, sono felice anche di essere riuscita a riconfermare il titolo. Sapevo di poter recuperare in discesa, ma non pensavo certo di arrivare davanti a tutte”. (Giulia Pol)
Nella Skyrace da 18 chilometri (1500 metri D+) Manuel Bosini di Atletica Monte Rosa Fogu Arnad chiude in un’ora, 50 minuti e 27 secondi la missione-vittoria davanti a Simone Dalle (APD Pont-Saint-Martin, staccato di due minuti e 13 secondi) e a Gabriele Nicola di ASD Climb Runners (un’ora, 53 minuti e 54 secondi). Podio alto per l’esperta Marina Plavan di Outdoor With Us tra le donne. Un po’ fuori dalla sua “comfort zone”, la specialista delle prove endurance di regala la vittoria con il tempo finale di due ore, 29 minuti e 45 secondi (venticinquesima assoluta). Manuela Bruno di Atletica Verbano è seconda con un ritardo di soli quattro secondi inferiore al quarto d’ora, mentre l’indipendente Virginia Viola Paglia sigilla il podio nella sua scia, facendo rientro alla base dopo due ore, 46 minuti e 25 secondi.
“Abbiamo trovato nebbia in cima, ma con una temperatura alla fine piacevole. Sono contento della mia prestazione: in questo periodo sono in forma e anche oggi ho corso bene. Sono felice della vittoria, dopo il terzo posto dello scorso anno”. (Manuel Bosini)
“Rientro da un infortunio ed è per questo che ho scelto la gara più corta. Di solito prediligo distanze decisamente più lunghe. Sono contenta di aver partecipato alla dicittoto chilometri e di averla vinta". (Marina Plavan)
Nel Monte Zerbion Vertical da nove chilometri e 500 metri (2200 metri di dislivello di sola salita) due terzi del podio parlano francese: vittoria per Yoann Sert (Team CRAZY) che la spunta in un’ora, 19 minuti e 32 secondi sul nostro Marcello Ugazio (Sport Project VCO/Team SCARPA, staccato di tre minuti e 43 secondi) e sul connazionale e compagno di squadra Julien Michelon che taglia il traguardo un’ora, 26 minuti e due secondi dopo il via. Rivincita dei nostri (anzi delle nostre) nel vertical femminile: vittoria per la bresciana Corinna Ghirardi (Skyrunning Adventure) in un’ora, 43 minuti e 12 secondi (venticinquesima assoluta) davanti a Luisa Rocchia di AP Pont-Saint-Martin con un ritardo di un minuto e otto secondi e all’indipendente elvetica Laura Bocchino che chiude il podio in un’ora, 45 minuti e 15 secondi.
“Ero qui per un raduno con CRAZY ne abbiamo approfittato per ritrovarci in amicizia, allenarci e gareggiare. Una bella prova, organizzata da persone che conoscono molto bene questo mondo. È stato un piacere essere qui”. (Yoann Sert)
“È la prima volta al Monte Zerbion e sono contenta di aver partecipato. Sono partita con calma e senza particolari aspettative, piano piano ho scalato posizioni, fino ad arrivare alla vittoria. Percorso bello, con una prima parte corribile e una seconda decisamente più verticale, che mi ha permesso di recuperare”. (Corinna Ghirardi)
Giovani dello scialpinismo davanti a tutti nella prova più corta: la Vertical da cinque chilometri e mezzo e 850 metri di salita. Vittoria per il piemontese Matteo Blangero di Team Marguareis (44 minuti e tre secondi) con quindici secondi di vantaggio su Davide Gadin di APD Pont-Saint-Martin e 53 su Didier Chaberge (Outdoor With Us/Team No Limits). Tra le ragazze si impone Alice Maniezzo (51 minuti e 13 secondi, ottava assoluta). Secondo e terzo gradino del podio per Valerie Chatrian e Francesca Garetta che chiudono la prova con distacchi importanti dalla vincitrice e tempi ben oltre l’ora di gara. Applausi e premio speciale anche per Milena Bethaz, Francis Desandré e Luca Crestanello.
A margine del programma di gare competitive l’evento MZS proponeva anche la Randò enogastronomica che ha coinvolto una sessantina di persone e Monte Zerbion Baby Skyrace, con 115 giovanissimi suddivisi nei due percorsi: quello da 500 metri per gli under otto anni e quello da un chilometro per tutti gli altri. Il bilancio finale della seconda edizione di Monte Zerbion Skyrace è affidato a Carol Brunod, presidente di ASD Montagnesprit:
“A fine giornata possiamo dire di essere felici. Alla vigilia eravamo un po’ preoccupati per le condizioni meteo. Purtroppo abbiamo dovuto modificare il percorso e non siamo riusciti ad arrivare fino in vetta alla Zerbion, ma è stato ugualmente spettacolare e tutti sono rimasti contenti. Le persone per organizzare un evento di questa portata non bastano mai: ringraziamo quindi tutti i nostri volontari, i partner privati, la Regione Autonoma della Valle d’Aosta e il comune di Châtillon”.
Bilancio finale più che soddisfacente anche per il CT della Nazionale di skyrunning Roberto Mattioli:
“Le previsioni non erano buone e hanno reso indispensabile che la direzione gara cambiasse il percorso. Basti pensare che alla partenza c’era il sole mentre al giro di boa nevicava. Quella dell’organizzazione, guidata da tre campioni che hanno scritto la storia dello skyrunning, è stata una scelta corretta per garantire la sicurezza di tutti. Sia in campo maschile che femminile i risultati dei primi atleti (tutti in area di Nazionale) confermano un buon inizio di stagione sia a livello sia di risultati che di tempi.
Tra le belle sorprese metto la terza classificata della SkyRace 22K: la valdostana Roberta Jacquin, che corre da poco ma si sta già facendo notare. Menzione speciale per Francesca Rusconi, che dopo aver condotto tutta la gara ha sbagliato percorso scalando di posizione, un vero peccato. Nella classifica di Coppa Italia il francese Sert ha registrato un tempo stratosferico, arrivando davanti all’azzurro Ugazio. Complimenti poi ad Alex Rigo per il suo quarto posto. Soddisfazione anche per l’atleta della Nazionale Matteo Lora che sta migliorando di gara in gara: se continua così il futuro di questo ragazzo potrebbe rivelare delle belle sorprese”.