Sarà il Manchester City di Pep Guardiola a sfidare l’Inter di Inzaghi nella finale di Champions League 2022/23 a Istanbul. Grazie al successo per 4-0 sul Real Madrid all'Etihad Stadium dopo l’1-1 dell’andata, i citizens staccano il pass per la finale europea, la seconda negli ultimi tre anni, col sogno di alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. E a mandare i suoi in Turchia ci pensa un Bernardo Silva in stato di grazia che prima con un sinistro velenoso (23’) e poi con una ribattuta di testa (37’) manda ko il Real che si fa anche male da solo con Militao (76') e nel recupero affonda definitivamente col gol di Alvarez.
Tutti si aspettavano spettacolo e spettacolo è stato. Dopo i primi 90' di studio ed equilibrio, con l'1-1 del Bernabeu che ha rimandato tutto al ritorno, all'Etihad è un City dominante a conquistare con merito la finale di Champions League, la seconda in tre anni, prendendosi una rivincita sul Real. Perché il 4-0 maturato a Manchester è frutto della cocente delusione dello scorso anno, quando gli inglesi furono eliminati proprio dal Real di Ancelotti all'ultimo respiro, in una beffa in salsa spagnola servita negli ultimi minuti di un match che nel 2022 gli uomini di Guardiola affrontarono col vantaggio dell'andata vinta 4-3. Una rivincita anche per Pep, che a Istanbul ritroverà quell'Inter che nel 2010 lo fece fuori nella corsa al titolo poi diventato triplete nerazzurro.
LA PARTITA
Mentre Guardiola conferma in toto la formazione che una settimana fa ha pareggiato al Bernabeu, dall’altro lato Carlo Ancelotti decide di lasciare in panchina Rudiger preferendo il ritorno in mezzo alla difesa di Militao che all’andata era squalificato. Un City che parte più aggressivo, un Real che attende gli inglesi per cercare di sfruttare lo spazio lasciato dagli uomini di Guardiola. Ma i padroni di casa non concedono nulla e fanno tremare la difesa dei Blancos in più occasioni, con la fascia destra arata da Bernardo Silva e con Camavinga saltato facilmente. E nei piedi di Haaland e Rodri capitano le prime occasioni al 7’, prima col norvegese che salta Courtois e non trova nessuno al centro, poi col destro dello spagnolo che termina di poco al lato della porta del Real. Un tiki taka in pieno stile Guardiola che imbambola gli uomini di Ancelotti che concedono spazio e palloni importanti agli inglesi, col centrocampo spagnolo che soffre il palleggio dei citizens. Possesso palla che porta all’occasione ghiottissima per Haaland, che al 13’ viene fermato da Courtois dopo aver svettato di testa su scucchiaiata di Grealish, con l’estremo difensore belga che di fianco si supera e devia quanto basta per salvare i suoi con l’aiuto successivo di Alaba. Duello che si ripete al 21’, ancora con lo stesso risultato, con Haaland che su sponda di Akanji sovrasta Camavinga, ma con un colpo di reni di Courtois che lascia tutti a bocca aperta. Ma il belga si deve arrendere al 23’ a Bernardo Silva: col portoghese che si infila tra Kroos e Modric, il pallone di De Bruyne è velenosissimo e il 20 dei citizens di sinistro spiazza Courtois per l’1-0 che fa esplodere l'Etihad Stadium. Vantaggio più che meritato, con un Real Madrid che tradisce le aspettative e non riesce a rispondere all’aggressività degli inglesi, assoluti dominatori in campo e vicini al raddoppio con Haaland pochi minuti dopo. Blancos privi di idee e spunti che si affidano a Vinicius che al 31’ prova a scappare in contropiede, ma senza fare i conti con Walker che con un taglio lo chiude senza problemi. Real che piazza l’acuto al 35’, con una bordata di destro da fuori di Kroos che si stampa sulla traversa. Un brivido per il City che ringrazia il montante, occasione che porta gli uomini di Guardiola a spingere sull’acceleratore per cercare il raddoppio trovato al 37’: Gundogan calcia verso la porta trovando il piede di Courtois, sulla respinta arriva l’onnipresente Bernardo Silva che di testa spedisce in rete per il 2-0 e la doppietta personale. Nei minuti finali della prima frazione il copione non si discosta più di tanto dalle azioni viste, con un City tutt’altro che sazio che prova a chiudere i discorsi, ma senza fortuna. Un primo tempo dominato con un possesso palla oltre il 70% per gli uomini di Guardiola che chiudono i primi 45’ meritatamente avanti.
Dopo un primo tempo deludente e concluso sotto di due gol, Ancelotti cerca di spronare i suoi all’intervallo, col Real Madrid che torna in campo per la ripresa con maggior aggressività. Blancos che però si rendono pericolosi solo dalla distanza, con Alaba al 50’ che ci prova su punizione con un pallone che scende improvvisamente chiamando Ederson a smanacciare in angolo. Un abbozzo di reazione che però resta isolato, col City che alza il pressing per non lasciare spazio ai Blancos e col giro palla prova ad addormentare il match. Inevitabilmente gli uomini di Guardiola abbassano i ritmi, mentre dall’altro lato quelli di Ancelotti provano a rientrare nel match sbilanciandosi in avanti. Con Modric richiamato in panchina al posto di Rudiger, la difesa delle merengues prende le misure su Haaland e non lascia spazio di sfogo agli inglesi che devono inventarsi la giocata al 73’, con Gundogan che di tacco serve il norvegese che a tu per tu con Courtois si lascia nuovamente ipnotizzare dall’estremo difensore che poi ringrazia la traversa. Un City che memore del match di ritorno della scorsa stagione non molla un centimetro e al 76’ piazza il colpo del ko: su punizione di De Bruyne al 76’ Akanji spizza di testa, ma è la deviazione di Militao a battere Courtois per il 3-0. Un risultato pesantissimo per i Galacticos, che cercano il gol della bandiera all’83’ con Benzema che però si deve arrendere a Ederson. Gli ultimi minuti sono uno spettacolo per gli spettatori neutrali, con i tifosi dei citizens che fanno festa e hanno spazio ancora per un altro urlo di gioia con la rete di Alvarez che chiude definitivamente i conti per un City dominante contro un Real Madrid che non è mai sceso in campo.
LE PAGELLE
Bernardo Silva 7,5 - Onnipresente e infallibile, con una corsa di cuore che regala al suo City la seconda finale europea in tre anni. Due reti che fanno di lui l'uomo della giornata, ma prestazione da incorniciare che va ben oltre le marcature.
De Bruyne 7 - Un pallone illuminante per Bernardo Silva, sorprendendo due come Kroos e Modric che non sono di certo gli ultimi arrivati, poi una partita di contenimento. Il belga è perfetto nel centrocampo di Guardiola e ogni pallone è calamita per i suoi piedi.
Haaland 6,5 - Senza Rudiger col fiato sul collo, il norvegese riesce a ritrovare la cattiveria che ha contraddistinto l'intera stagione. Manca il gol, per quello basta chiedere informazioni a Thibaut Courtois.
Courtois 6,5 - Il passivo nella prima frazione poteva essere peggiore del 2-0, col portiere belga migliore in campo e salvatore dei suoi. Ma nulla può su Bernardo Silva, autentico cecchino.
Camavinga 5 - Lontano parente del Camavinga visto all'andata, si fa saltare troppo spesso da Bernardo Silva e soffre le incursioni dei citizens. Uomo in meno per la difesa dei Blancos, con Haaland che lo capisce e lo sbeffeggia di testa.
Vinicius 5 - Da migliore in campo e possibile match winner all'andata a grande assente al ritorno. Il brasiliano fa la comparsa, l'unica nota positiva è il giallo procurato a Dias e nulla più.
IL TABELLINO
MANCHESTER CITY-REAL MADRID 4-0
MANCHESTER CITY (3-2-4-1): Ederson 6; Walker 6,5, Dias 6,5, Akanji 6,5; Stones 6,5, Rodri 6,5; Bernardo Silva 7,5, De Bruyne 7 (39' st Foden sv), Gundogan 6,5 (34' st Mahrez sv), Grealish 6,5; Haaland 6,5 (44' st Alvarez 6,5)
A disp.: Carson, Ortega, Alvarez, Gomez, Laporte, Lewis, Palmer, Phillips. All.: Guardiola 7
REAL MADRID (4-3-3): Courtois 6,5; Camavinga 5 (39' st Tchouameni sv), Alaba 6, Militao 5,5, Carvajal 5,5 (39' st Lucas Vazquez sv); Modric 5,5 (18' st Rudiger 6), Kroos 5,5 (25' st Asensio 5,5), Valverde; Vinicius 5, Benzema 5, Rodrygo 5 (39' st Ceballos sv)
A disp.: Lunin, Diaz, Nacho, Hazard, Mendy, Odriozola, Vallejo. All.: Ancelotti 5,5
Arbitro: Marciniak
Marcatori: 23' Bernardo Silva (M), 37' Bernardo Silva (M), 31' st aut. Militao (R), 45'+1' st Alvarez (M)
Ammoniti: Dias (M), Carvajal (R), Gundogan (M), Camavinga (R), Grealish (M)
Espulsi: -
LE STATISTICHE DI OPTA
Il Manchester City ha raggiunto la finale di Champions League per la seconda volta nella sua storia, dopo esserci riuscito nel 2020/21.
Il Real Madrid ha perso una semifinale tra Champions League e Coppa dei Campioni con un margine di almeno quattro gol per la terza volta nella sua storia, la prima dallo 0-5 contro il Milan, il 19 aprile 1989.
Il Real Madrid è stato eliminato in semifinale di Champions League per l'ottava volta nella sua storia, più di ogni altra squadra.
Pep Guardiola ha raggiunto la finale di Champions League per la quarta volta (due con il Barcellona, due con il Man City), solo Carlo Ancelotti (cinque) ci è riuscito più volte come tecnico nella storia tra Coppa dei Campioni e Champions League.
Pep Guardiola è diventato il terzo allenatore nella storia della Champions League a tagliare il traguardo delle 100 vittorie, dopo Carlo Ancelotti (107) e Alex Ferguson (102).
Quella di questa sera è stata la 191ª partita di Carlo Ancelotti da allenatore in Champions League, record assoluto nel torneo (superato Alex Ferguson a 190).
Bernardo Silva è il terzo giocatore a segnare almeno due gol in una semifinale di Champions League contro il Real Madrid, dopo Lionel Messi (2011) e Robert Lewandowski (2013).
Il 71% dei gol di Bernando Silva in Champions League sono arrivati nella fase ad eliminazione diretta (10 su 14), solo Kevin De Bruyne (79%) ha un dato più alto in percentuale di reti segnate in questa fase della competizione.
Kevin De Bruyne ha servito cinque assist in questa Champions League, record per un giocatore del Manchester City in una singola edizione della competizione.