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De Laurentiis non vuole parlare, il futuro di Spalletti è ancora incerto

La cena di venerdì non ha risolto tutti i nodi: il tecnico aspetta segnali sul progetto, il presidente ha parlato solo del prossimo ritiro

Lo scudetto vinto risale a solo due settimane fa, eppure il Napoli non ha ancora un futuro ben delineato: servono ulteriori segnali di disgelo tra Luciano Spalletti e Aurelio de Laurentiis visto che la cena di venerdì scorso non ha smussato tutti gli angoli né chiarito progetti a medio-lungo termine. Allenatore e presidente hanno caratteri decisi che possono portare a situazioni di arroccamento ma, allo stesso tempo, possono superare ogni tipo di impasse in un amen. Di certo di futuro non si è parlato nella conferenza stampa di De Laurentiis, che ha voluto toccare solo il tema del ritiro a Dimaro della prossima stagione, commentando solamente l'incontro di qualche giorno fa: "È stata una cena dovuta e di buonumore, di amicizia e ringraziamento".

 Con toni più o meno incisivi (si va dal "gelo" al "braccio di ferro"), le notizie che arrivano da Napoli concordano comunque sulla necessità di fare chiarezza nel rapporto tra i due. Non è una questione economica per Spalletti, che non ha del tutto apprezzato la modalità di rinnovo automatico arrivata tramite PEC, tutto previsto dal contratto firmato due anni fa dal tecnico che però, a maggior ragione dopo un'annata trionfale, si aspettava un confronto faccia a faccia prima dell'annuncio del proseguimento del rapporto. Il presidente, dal canto suo, sa di aver operato nelle modalità previste dagli accordi, ha aperto a un possibile rinnovo ed è conscio del fatto che se per qualche motivo l'allenatore decidesse di andare via ci sarebbe una penale da pagare per liberarsi.

 A parte il rapporto personale tra i due, è logico che Spalletti voglia chiarezza anche sul progetto Napoli. A partire dal futuro di Cristiano Giuntoli, richiestissimo dalla Juventus e con il quale De Laurentiis dovrebbe avere presto un confronto (forse settimana prossima): sembra difficile che il pressing bianconero non vada a buon fine ma trattare con il presidente azzurro non è mai facile. E sul mercato? C'è Osimhen che piace a diversi club inglesi, Manchester United (che punta anche Kim), su tutti. Smontare e rimontare è affascinante e a volte crea combinazioni e incastri perfetti, un po' come successo la scorsa estate, ma non è sempre garanzia di successo, anzi. E se, come De Laurentiis ha dichiarato anche recentemente, il sogno è vincere pure la Champions, allora Spalletti vuole capire con che squadra sarà chiamato a un nuovo miracolo sportivo.

 De Laurentiis ha fatto qualche anticipazione sulla festa scudetto di fine anno "si terrà il 4 giugno allo stadio Maradona con il match che si gioca alle 19. Alla fine sarà montato il palco, da 500 metri quadri con una decina di schermi molto più grandi di quelli di Udinese-Napoli. Poi partirà una celebrazione con festa fino a mezzanotte".

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