All'annuncio della cancellazione del GP del Made In Italy e dell'Emilia-Romagna, la quasi totalità dei piloti del Mondiale si sono precipitati ad esprimere solidarietà a vicinanza di pensieri alla popolazione colpita dall'alluvione. Tra di loro si è distinto Yuki Tsunoda: il pilota giapponese non si è limitato a messaggi via social ma è proprio attraverso i social che hanno iniziato a circolare in rete le immagini del pilota giapponese intento a dare una mano a spalare fango e macerie lungo Corso Garibaldi, nel centro storico di Faenza, la cittadina romagnola nell'occhio del ciclone mediterraneo, sede del team Alpaha Tauri e sua base durante il Mondiale.
Ventritré anni appena compiuti (giovedì 11 maggio), Yuki attendeva con impazienza e aspettative più alte del solito il sesto appuntamento del Mondiale all'autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Sia perché di trattava della gara di casa per il suo team (le cui origini sono quelle della Minardi, via... Toro Rosso), sia perché lo stesso Yuki - attualmente sedicesimo nel Mondiale con due punti grazie ai due decimi posti di Melbourne e Baku - a Imola può vantare sui saliscendi imolesi una maggiore esperienza dei suoi diretti rivali, avendoci girato più spesso nei vari film days e nei pochi test liberi consentiti con monoposto di almeno due anni precedenti quelle in uso e pneumatici demo.
Ecco quindi Tsunoda darsi da fare a maniche rimboccate: il pilota venuto da più lontano di tutti, eppure il più vicino alla gente che lo ha accolto. Tra le immagini più significative, quella che mostra Yuki sullo sfondo, dietro le vetrine di uno dei caffè storici di Faenza: in primo piano il dispenser di un disinfettante, a richiamare un'altra grande emergenza recente: mondiale, in questo caso.
Anche il compagno di squadra di Yuki - l'olandeseNyck De Vries - è rimasto coinvolto nell'alluvione - vivendo una piccola mezza odissea con la sua auto personale sulle strade dell'Appennino Romagnolo, anche questa puntualmente documentata dai social. Ancora a zero punti nel Mondiale come solo Logan Sargeant (e a rischio "taglio" da parte del team), Nyck si è trovato la strada sbarrata da uno smottamento, ha trascorso la notte in un hotel della zona che al mattino dopo era già diventato un centro di raccolta per sfollati ma è poi riuscito a tornare sui proprio passi e a lasciare l'area più colpita dall'emergenza, ringraziando chi si era dato da fare per aiutarlo.