"C'è grande rammarico perché avevamo fatto un buon primo tempo, sofferto il giusto senza concedere troppo al Napoli, purtroppo abbiamo commesso un'ingenuità in occasione dell'espulsione pagata a caro prezzo. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, normale che è una sconfitta che ci rallenta ma la squadra ha dimostrato di esserci in dieci contro i campioni d'Italia". Simone Inzaghi analizza così la sconfitta dell'Inter al Maradona contro il Napoli. "C'è un po' di delusione, venivamo da otto vittorie. Abbiamo pagato a caro prezzo un'ingenuità. Quando pareggi all'82', chiaramente il 2-1 con l'eurogol di Di Lorenzo non ci sta - ha detto ancora nel dopo partita a Dazn - Dovevamo portarla a casa, sarebbe stato un punto molto importante".
Sul futuro: "Mi rende felice la fiducia della società ma abbiamo partite importantissime, quattro partite tra cui due finali. È un percorso di crescita, in 2 anni faremo in totale 5 finali. Sono molto utili alla squadra per crescere ulteriormente". E ancora: "Oggi era la quindicesima partita in 50 giorni, ho bisogno di tutto l'organico - ha proseguito
Inzaghi - Da aprile abbiamo fatto un calendario impossibile ma i ragazzi sono stati bravissimi. Oggi a Napoli non era semplice ma ho avuto ottime risposte. C'è rammarico per il risultato perché rallenta il cammino".
" Manchester City? Abbiamo una finale tra tre giorni. Il Manchester lo conosciamo bene tutti, è tra le più forti d'Europa ma non partiamo battuti. Ce la giocheremo. Ma mercoledì c'è la finale di Coppa Italia che ci aspetta. Lukaku? Sta molto bene, è tornato il Lukaku che conosciamo. Lui e gli altri attaccanti mi stanno dando grandi risposte".