Una finale, prima di pensare all'Europa. Per Inzaghi ci sarebbe anche l'idea di conquistare un posto nalla prossima Champions, ma quella sembra solo una formalità. Le sfide con le inglesi per la Conference e la coppa più importante non sono troppo lontane ma le testa deve essere tutta a un Olimpico strapieno, manco ci fosse in campo la Roma da tutto esaurito stagionale. Inzaghi e Italiano, specialisti delle partite secche, hanno una voglia matta di "doblete"
Intanto c'è da pensare a stasera. Sarà uno scontro tra filosofie e sistemi di gioco diversi. In comune hanno la duttilità nella fase di costruzione. Italiano sfrutta un principio che sta prendendo sempre più piede: quello di inserire un difensore centrale stabilmente a centrocampo, con alcune rotazioni in fase di avvio della manovra, Martinez Quarta come Stones, in poche parole. Spesso, poi, Dodò si accentra diventando una vera e propria mezz'ala. Si crea così una superiorità numerica a centrocampo che permette lo sviluppo verso la trequarti, una zona di campo spesso sguarnita, tanto da convincere l'allenatore viola a cambiare e a orientarsi verso un 4-2-3-1 con Bonaventura nel ruolo di sottopunta. Per il resto si cerca la superiorità sugli esterni con il lavoro delle catene laterali e i cross, con l'area riempita dagli inserimenti dei centrocampisti.
La viola è la squadra che cerca di più l'assist dalla fasce insieme proprio all'Inter. Anche Inzaghi fa della fluidità dell'avvio dell'azione un punto di forza dei suoi. Rotazioni continue permettono alla difesa di variare l'impostazione, con gli inserimenti di Bastoni, l'arretramento di Brozovic o l'allargamento di Darmian, i nerazzurri possono impostare a tre o a quattro. L'obiettivo è rimodularsi a seconda del pressing avversario. Facile immaginare una Fiorentina che cerchi di imporre il proprio gioco e un'Inter disposta a restare in condizioni di difesa posizionale per poi sviluppare la manovra con le verticalizzazioni per le sponde di Dzeko, i cambi di gioco per gli inserimenti, sempre puntuali e pericolosi, dei due esterni di centrocampo e le volate a chiudere l'azione di chi viene da dietro.
Italiano, fino a cinque anni fa, allenava l'Arzignano Valchiampo, in Serie D. Inzaghi aveva già vinto il suo primo trofeo (la Supercoppa Italiana). Ma l'esperienza non va in campo, anche se conta. Di certo è un'occasione d'oro per entrambi, anche se Simone ne ha già vinto due Coppe Italia. La voglia di una rivincita, dopo le critiche degli ultimi mesi, però è un incentivo troppo grande.
LA GIORNATA LIVE -
Inter, Darmian: "Istanbul? Testa a questa finale, vogliamo vincere" - "Affrontiamo una squadra importante ma abbiamo voglia di ottenere un risultato positivo. Abbiamo grandi motivazioni, vincere un trofeo è sempre bello". Così l'esterno dell'Inter Matteo Darmian a Mediaset prima della finale. "Un pensiero a Istanbul? La nostra testa è focalizzata solo su questa sera e dobbiamo dimostrarlo in campo. Sarà una battaglia contro un avversario di valore, ma vogliamo fare la nostra partita e vincere".
Fiorentina, Milenkovic: "Siamo carichi" - "Siamo molto carichi, abbiamo grandissime motivazioni. Vogliamo dare tutto in campo per riportare un trofeo a Firenze. Non vediamo l’ora di giocare”. Così il difensore della Fiorentina Nikola Milenkovic a Mediaset prima della sfida. "Affrontiamo una grandissima squadra in gran forma. Vogliamo fare la nostra partita, quella che abbiamo preparato anche contro questa Inter. Hanno un attacco incredibile. Dovremo stare molto concentrati e molto attenti".
Fiorentina, Commisso: "Non faccio previsioni, Italiano va lasciato stare" - "Non faccio nessuna previsione. I ragazzi hanno lavorato molto forte quest'anno. Hanno fatto 60 partite, una cosa mai vista. Mancano quattro partite a finire la stagione, speriamo che ce la facciano". Così il presidente della Fiorentina Rocco Commisso a Mediaset. "Italiano nel mirino delle big? Italiano va lasciato stare. Ha fatto un grandissimo lavoro. Quando le cose non andavano bene mi sono preso tutte le colpe e da lì è arrivata la svolta".
Inter, ad Antonello: "Fiorentina temibile ma siamo fiduciosi" - "Siamo fiduciosi, come sempre. La Fiorentina è temibile, soprattutto in queste occasioni. Per loro è una finale importantissima". Così l'ad dell'Inter Alessandro Antonello all'uscita dell'Assemblea di Lega Serie A nella sede del Coni a Roma.
Lega A, Casini: "10% dell'incasso all'Emilia Romagna" - "Raccogliendo l'invito del presidente Mattarella l'assemblea ha deliberato di destinare il 10% dell'incasso della finale di Coppa Italia in favore dell'Emilia Romagna; la Lega Serie A ha deciso di mettere a disposizione della regione queste risorse. L'importo andrà calcolato, ma è una cifra intorno a 300 mila euro". Così il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini alla fine dell'assemblea svoltasi al Coni, sulla decisione presa da tutte le squadre di destinare parte del ricavato della partita tra Fiorentina e Inter alle popolazioni colpite dalle alluvioni.
Galliani tifa Inter - "Chi tifo tra Inter e Fiorentina stasera? Secondo voi chi è più conveniente che vinca per il Monza?". Così Adriano Galliani, a.d. del Monza, lasciando l'assemblea della Lega Serie A.
La Curva Nord annuncia lo sciopero del tifo - La Curva Nord dell'Inter, dopo aver annunciato la coreografia pre gara, ha proclamato lo sciopero del tifo nel primo tempo contro la gestione dei biglietti per la finale di Istanbul fatta dalla società.
Barone: "Facciamo la storia" - “I ragazzi sono super carichi, preparati ed emozionati. Abbiamo l’opportunità di fare la storia". Cosi Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, uscendo dall'Assemblea della Lega Serie A a Roma, sulla finale di Coppa Italia con l'Inter.
Tensioni a ponte Milvio - Attimi di tensione a Roma, quando gruppi di tifosi viola hanno provato ad arrivare a ponte Milvio. Nessuno scontro con i tifosi dell'Inter. A vigilare, la Polizia in tenuta antisommossa.
Il corteo dei tifosi dell'Inter -