L'ANALISI

Inter, ora via alla missione Istanbul per scrivere la storia

I nerazzurri sognano un'altra impresa per rendere leggendaria l'era Zhang. E con il re di coppe Inzaghi tutto è possibile

La vittoria della Coppa Italia non ha solo permesso all'Inter di mettere in bacheca un altro trofeo, ma ha anche lanciato un chiaro messaggio al Manchester City: per la finale di Champions League, Haaland e compagni dovranno fare i conti con l'armata nerazzurra. Anche a Roma la Beneamata ha confermato di stare vivendo un grande momento, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista fisico. E il morale adesso è alle stelle. Le ultime due partite di campionato contro Atalanta e Torino non saranno una formalità, ma la penalizzazione della Juventus consente all'Inter di non preoccuparsi troppo di una classifica che comunque le garantirà, salvo clamorosi cataclismi, un posto nella prossima Europa che conta.

Poi si volerà a Istanbul, probabilmente con Mkhitaryan e magari anche con Skirniar, per completare un'impresa storica, un tris di coppe che avrebbe del leggendario. E il fatto di avere in panchina quello che a tutti gli effetti è considerato il re di coppe è quasi una garanzia. Certo, il City è il City e Guardiola il santone del calcio mondiale, ma a questo punto tutto è possibile. Perché i Citizens non si troveranno di fronte solo una squadra addestrata ad azzannare quando conta, ma anche un tecnico che sa, eccome, come si fa a vincere l'atto conclusivo di un torneo. All'Inter Simone Inzaghi ha firmato il 100% dei successi in coppa, ma anche negli anni alla guida della Lazio ha saputo raccogliere due Supercoppe italiane e una Coppa Italia: in totale sono sette finali vinte su otto, battuto solo dalla Juve in quella della coppa nazionale del 2017. Insomma, un ruolino di marcia che deve iniziare a spaventare anche Pep, che forse si è già reso conto che il compito del suo City in Turchia sarà molto meno facile di quello che ci si poteva aspettare.

Ma se Inzaghi ha risposto alle critiche con le vittorie, cosa si può dire della famiglia Zhang? La bistrattata proprietà cinese dell'Inter ha raccolto il quinto trofeo in cinque anni, con uno scudetto e quattro coppe nazionali. Trofei che potevano essere sei senza quell'Europa League persa contro il Siviglia... Davanti a lui solo Angelo e Massimo Moratti nella classifica dei proprietari nerazzurri più titolati. Steven ha saputo circondarsi dei dirigenti giusti, in testa Marotta, e non ha mollato davanti alle difficoltà economiche che sembravano poter far crollare il castello da un giorno all'altro. Ha sbagliato, ma ha saputo rimediare e ora non vorrebbe più fermarsi. Da tempo si parla di una cessione della società. Visti i risultati, però, sarebbe forse meglio continuare a tirare la cinghia, ma non smettere di alzare trofei. Che poi è l'unica cosa che conta davvero.