PAROLE D'ADDIO

Atalanta, Gasperini ai saluti: "Non faccio miracoli, forse è arrivato il momento"

"Si è parlato a lungo di obiettivo Champions, ma io non la vedo così. Non so se troveremo un punto d'incontro col club"

© Getty Images

Dopo la sconfitta con l'Inter, l'Atalanta ha detto addio alla corsa Champions e forse anche a Gian Piero Gasperini. Intervistato a fine partite, il tecnico della Dea ha chiarito infatti la sua posizione sul suo futuro a Bergamo, lasciando intravvedere la possibilità concreta di un addio a fine stagione. "Miracoli non ne faccio. Io col club ho un rapporto straordinario, non solo per i risultati ottenuti, ma per una riconoscenza e un rispetto reciproci. Non ci sarà mai un conflitto - ha spiegato il tecnico nerazzurro -. Poi c'è il calcio e ci possono essere visioni diverse, che io rispetto sempre". "E' chiaro che, quando ti trovi fuori luogo, ti fai delle domande: quest'anno è così, può darsi che sia arrivato il momento - ha aggiunto -. Pero' è una cosa che valuteremo insieme, con il solito affetto". 

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Dichiarazioni chiarissime, che da una parte sottolineano l'ottimo rapporto col club, ma dall'altra evidenziano anche una differente visione del valore della rosa e anche dei possibili obiettivi. "Personalmente sono molto soddisfatto, ma posso capire che molti non la vedano così - ha precisato Gasperini -. È stata una stagione con una valutazione dell'Atalanta molto molto alta". "Ci sono state polemiche a ogni pareggio o sconfitta, persino a vittorie meno larghe del passato - ha proseguito ribadendo il concetto -. Invece è stato un campionato difficilissimo per tutti, a parte il Napoli. Noi siamo stati sempre, dalla prima giornata a oggi, nella zona alta della classifica e questo non è così dovuto secondo me". 

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"C'è un rapporto splendido con la società, l'Atalanta conosce le mie opinioni. Poi c'è il calcio e si possono avere opinioni diverse. Non so se troveremo un punto d'incontro - ha continuato Gasperini -. Non possiamo essere considerati di prima fascia. Il fatto di essere lassù in classifica è un merito, ma non è stato valorizzato il nostro lavoro". "A gennaio non abbiamo fatto operazioni perché eravamo terzi o quarti in classifica, si pensava potesse bastare così", ha aggiunto. 

Parole che lasciano trasparire un po' di amarezza e paiono chiudere di fatto l'avventura del tecnico a Bergamo. Un'avventura straordinaria che ora, a causa di diverse valutazioni sulla stagione in corso e sulla strada da seguire per essere competitivi ai massimi livelli, sembra giunta al capolinea e destinata ad aprire nuovi scenari futuri. Attorno a Gasperini, infatti, l'interesse non manca e il suo nome è già stato accostato ad alcune squadre importanti. Con Spalletti in uscita, la prima ipotesi porta diritto a Napoli. In passato De Laurentiis aveva già cercato il tecnico della Dea e presto potrebbe tornare alla carica. Per accomodarsi sulla panchina dei Campioni d'Italia però la concorrenza è alta e non è detto che alla fine Gasp la spunti.

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Così restano valide anche le opzioni Roma e Juve. Se Mourinho dovesse lasciare la capitale, Gasperini sarebbe uno dei primi nomi sulla lista giallorossa. Una soluzione affascinante, soprattutto se in estate dovessero arrivare rinforzi importanti dal mercato. Discorso simile sul fronte Juve. Al momento la posizione di Allegri resta solida a Torino, ma a fine stagione non si possono escludere colpi di scena. Un cambio di scenario che terrebbe aperta la porta a Gasperini tra le possibili opzioni per dare una svolta al gioco bianconero e anche ai risultati. Il futuro di Gasperini è ancora tutto da decidere. Ma ormai sembra lontano da Bergamo

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