L'INTERVISTA

Xavi: "Messi al Barcellona? Decide la prossima settimana"

 Il tecnico dei blugrana ha parlato del possibile ritorno della Pulce: "Qui le porte sono aperte"

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Xavi e Messi di nuovi insieme a Barcellona dopo i tanti anni fianco a fianco in campo. A parlare del possibile ritorno a casa della Pulce, che sabato giocherà l'ultima patita col Psg, è stato lo stesso tecnico dei blaugrana, che in un'intervista a Il Mundo Deportivo ha chiarito ancora una volta che il club è pronto a riaccogliere l'argentino: "La prossima settimana prenderà una decisione - ha svelato l'ex centrocampista - Alla fine deciderà lui il suo futuro e qui le porte sono aperte".

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"Se deciderà di venire so che ci aiuterà - ha aggiunto Xavi - Ma dobbiamo lasciarlo un po' in pace. Ha molto rispetto del Psg, vuole finire la stagione nel migliore dei modi. Tutti noi catalani vogliamo che Leo torni al Barcellona. Lui è un leader naturale, si adatterebbe alla perfezione alle circostanze". 

Non solo Messi - Il tecnico del Barcellona non ha parlato solo del possibile ritorno di Messi, trovare l'erede di Sergio Busquets è una chiara priorità di mercato: "Non abbiamo un sostituto naturale di Busquets, - ha ammesso - Va via un giocatore che è un leader del Barça. Serve un sostituto di altissimo livello, altrimenti sarà difficile per noi competere nella prossima stagione".

Il primo nome nella lista dei blaugrana è quello di Joshua Kimmich, che di certo ha l'apprezzamento dell'allenatore spagnolo: "Parliamo di un super top, ma ha un contratto con il Bayern. Se c'è una porta aperta, deve esserci anche una trattativa". 

Conti in disordine - Le necessità di mercato sono molte, ma il Barça deve fare i conti anche con una difficile situazione finanziaria: "Dipendiamo tanto dalla questione economica, abbiamo ereditato una situazione gravissima. Il club sta facendo uno sforzo titanico per recuperare quella competitività che il Barça ha avuto nel corso della sua storia. E quest'anno siamo nelle stesse condizioni dell'anno precedente o forse peggio. Potremmo non essere in grado di ingaggiare chi vogliamo, questa è la realtà. I tifosi vogliono la Liga e la Champions League, ma non siamo allo stesso livello economico degli altri club. Non siamo allo stesso livello di City, Bayern, Real Madrid o Juventus. Non possiamo dire "lo amiamo e lo compriamo". Abbiamo una situazione di fair play finanziario che ci condiziona".

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