La Formula E fa il bis in Indonesia con l'E-Prix di Jakarta e a far festa nella seconda tappa è Maximilian Günther. Dopo aver conquistato la seconda pole di fila, il tedesco entra nella storia regalando a Maserati la prima vittoria della sua storia nel campionato delle monoposto elettriche davanti alla Andretti di Dennis e la Jaguar di Evans. Wehrlein, che aveva vinto l'appuntamento indonesiano di sabato, arriva sesto ed è il nuovo leader del mondiale sfruttando il diciottesimo e ultimo posto di Cassidy, coinvolto proprio col tedesco in un incidente di gara.
Dalla pole al successo, in un sali e scendi di emozioni a Jakarta che regala la prima grande festa per l'Italia nel mondiale elettrico di Formula E. A permettere di brindare e sorridere è stato Max Günther, che nella seconda tappa del weekend di Jakarta ha conquistato il successo a Maserati con una fuga da applausi. A doversi arrendere al tedesco e alla Casa del Tridente sono stati la Andretti e la Jaguar, con Dennis ed Evans costretti ad accontentarsi delle restanti posizioni sul podio seguendo a distanza il tedesco che è stato perfetto nella seconda parte di gara in Indonesia. Un successo costruito, voluto e ottenuto da Günther, che torna alla vittoria dopo quasi due anni dopo aver ottenuto la seconda pole di fila sul tracciato indonesiano e dopo il terzo posto ottenuto ieri.
Ma a far rumore e notizia, oltre alla prima gioia italiana in Formula E, è il cambio al vertice. Nick Cassidy, infatti, torna da Jakarta con le ossa rotte e la leadership del mondiale persa al termine di due gare che non gli hanno regalato soddisfazioni. Il neozelandese, visto il settimo posto del sabato e il 18° della domenica, cede lo scettro a Wehrlein che dopo aver vinto il round 1 in Indonesia, nel bis chiude sesto e conquista i piani alti della classifica.
A punti, oltre ai tre citati sul podio, anche Fenestraz e Nato, che precedono la Porsche di Wehrlein, così come Da Costa, Mortara, Vandoorne e Buemi. Sfortuna per Bird e Sette Camara, non partiti in griglia per problemi tecnici, mentre Vergne ha dovuto fare i conti con alcuni guai che hanno vanificato la sua gara costringendolo a chiudere 16° davanti ai soli Merhi e Cassidy.