Manchester City, Guardiola: "Serve equilibrio, Inter maestra nel difendersi"
Il tecnico presenta la finale di Istanbul: "La Champions è un sogno, sento le farfalle nello stomaco"
Dopo aver vinto Premier League e FA Cup, il Manchester City cerca la prima Champions League della sua storia e uno storico Treble, riuscito in Inghilterra solo ai cugini del Manchester United nel 1999. Pep Guardiola, che sogna il terzo trionfo da allenatore dopo i due con il Barcellona, presenta la sfida di Istanbul contro l'Inter in conferenza stampa. "Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più. Se vinceremo saremo la squadra più forte d'Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male - ha spiegato il manager catalano -. Se prenderemo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno. Serve equilibrio, loro sono maestri nel difendersi. Onana è eccezionale".
LA CONFERENZA DI GUARDIOLA
E' un sogno o una ossessione?
E' assolutamente un sogno essere in finale. Per conquistare le cose sempre devi avere la giusta porzione di ossessione, desiderio. L'ossessione è una parola positiva. E' un sogno per tutti noi".
Il City è il grande favorito. Come mantieni la concentrazione?
"Ogni singola partita che giochiamo durante la stagione, questa conferenza stampa quante persone ci sono qui. Sappiamo quanto sia importante la competizione. Non controllo l'opinione delle persone, mi concentro solo su quello che dobbiamo fare. Ho visto tante partite dell'Inter per capire cosa dobbiamo fare. Alla fine è una partita di calcio. Vincerà la squadra che si comporterà meglio nei 95 minuti. Nella storia l'Inter è più grande di noi. Non è importante. L'importante è che domani alle 22:00, ora di Istanbul, facciamo la migliore prestazione possibile".
I tifosi del City potrebbero fischiare l'inno UEFA?
"È un giorno da festeggiare. Tifosi dell'Inter, tifosi del City, è una giornata per essere felici. Festeggia per il fatto di essere qui. Fine. Ciò che è successo nel passato è il passato. È una competizione incredibile, la UEFA la organizza, sosteniamo incondizionatamente quello che stanno facendo. Non fischieremo di nuovo e ci divertiremo".
Haaland ha segnato poco nell'ultimo periodo.
"Non sono qui per discutere la media-gol di Haaland. Se hai dubbi su questo, sei l'unica persona. Non ho dubbi, domani sarà pronto per aiutarci a vincere la Champions League".
I principi fondamentali alla base del tuo successo.
"Avere buoni giocatori. Avere avuto Messi in passato, avere Haaland adesso. Questo è il mio successo. Non sto scherzando. Lascia che sentano che da soli non possono farcela, insieme siamo una squadra forte. Abbiamo la stessa idea. I ragazzi che mi seguono saranno qui, quelli che non lo fanno non ci saranno. Ogni allenatore di successo ha una forte istituzione e buoni giocatori. Mai un allenatore ha segnato un gol".
La lezione del 2021 nella sconfitta contro il Chelsea.
"Vorrei raccontarvi le lezioni, ma non lo so. È un match diverso, sono passati due anni, giocatori diversi. Due stagioni fa quello che avevamo programmato era cercare di fare una buona partita contro il Chelsea. Non ha funzionato, la gente dice che la decisione è stata sbagliata. Ho un piano per domani. Se avremo successo andrà bene. Siamo pronti, i giocatori daranno tutto, conoscendo e rispettando gli avversari. Facciamolo".
Equilibrio tra seguire il piano e libertà.
"Seguire il piano dà equilibrio, in certi momenti si torna al piano. Per sicurezza, sapendo cosa dobbiamo fare. Ci sono momenti in cui la partite diventano pazze. Se va male mettiamo più attaccanti o si difende qualcosa all'ultimo minuto. Ci sono momenti in cui non ci sono tattiche, solo desiderio. Dipende dal gioco, all'inizio non ci credo molto, fai quello che vuoi, devi essere equilibrato in finale. Molto controllo, sono dei maestri nel difendere. Devi essere paziente. La cosa più importante è che se sullo 0-0 stai pensando di perdere, non stai perdendo. Le squadre italiane pensano di vincere. Sii equilibrato, nei momenti difficili fatti avanti. Non si sa mai cosa succederà, 1-0 sopra o sotto. In entrambe le circostanze, sii equilibrato".
Chi sarà il giocatore più pericoloso dell'Inter?
"Sono pericolosi per come giocano. Pressing alto, Onana è un gran portiere, lo sviluppo del gioco, Bastoni sulla fascia sinistra. La qualità di legare con gli attaccanti, la capacità di fare un passaggio in più. Dobbiamo cercare di difendere, non so come, ma difendere queste connessioni. Con la palla, provare ad attaccare. Difficile contro i cinque in difesa, cerchiamo di trovare una soluzione per essere più efficaci nel trovare una soluzione".
GUARDIOLA PRE-CONFERENZA: "ANCHE SECONDI NON E' MALE"
Lei è sempre sereno prima di una finale di Champions.
"Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più, ma non devo dimenticare che alla fine è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare l'Inter e ricordare di essere tranquilli, perché è una semplice partita di calcio".
Avete festeggiato dopo la vittoria della Premier e della FA Cup. E' importante.
"Abbiamo dato tanti giorni liberi, ci siamo visti 11 mesi e siamo stanchi di vederci. Abbiamo poi conosciuto l'Inter, le sue potenzialità, ma siamo stanchi e dovevamo arrivare con tranquillità. Dobbiamo parlare poco e domani fare tanto".
A fine stagione si perde qualcosa fisicamente?
"Quello che penso è che l'unica cosa che conta sia quello che fai in campo domani, la storia non conta e neanche quello che hai fatto fino a questo momento. Dobbiamo conoscere l'Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno. Fanno un grande possesso palla, con inserimento dei centrocampisti, specialmente Barella. Non penso ad altro se non a questo. Se vinceremo saremo la squadra più forte d'Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male. Loro con lo 0-0 penseranno di stare vincendo, noi che stiamo perdendo. Se prenderemo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno".
Haaland giocherà la prima finale a 22 anni, come lei, ne ha parlato con il giocatore?
"No, non abbiamo parlato di questo. Ha una grandissima opportunità ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare".