Addio Berlusconi, Sacchi in lacrime: "Amico geniale al quale devo tutto"
L'ex tecnico piange la scomparsa del presidente con cui ha vinto tutto al Milan: "Uomo generoso"
"Sto male, nonostante tutto non me l'aspettavo". Piange Arrigo Sacchi dopo aver ricevuto la notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi, il presidente con cui l'ex tecnico ha trionfato in panchina con il Milan, "l'amico geniale al quale devo tutto". "Silvio Berlusconi è stato un uomo generoso - ha aggiunto Sacchi all'Ansa - e ha cercato di cambiare questo Paese difficile, formato da individualisti. Lo era anche lui? No, pensava di insieme e vedeva lontano: quando mi prese gli dissi "lei o è pazzo o è un genio". Visti i risultati, datemi voi la risposta...".
Sacchi definisce Berlusconi "Una montagna che è caduta in uno stagno. Nel calcio come in politica". Il primo incontro: "Settembre 86 amichevole con il Parma. Era nell’accordo perché avevamo preso 5 giocatori dal Milan, alla fine della partita mi volle conoscere e mi disse 'Sacchi la seguirò con attenzione. Ci rivedremo' - riporta lastampa.it - Sei o sette mesi dopo mi richiamò. Ha sempre mantenuto la parola data".