"Inutile dire che oggi e' una giornata triste per me, provo gran dispiacere per la scomparsa del presidente Berlusconi che fin dal primo giorno di Milan mi ha dato considerazione ed affetto". Cosi' oggi a Firenze, dal Centro tecnico federale di Coverciano, Alberico Evani, ex centrocampista del Milan dei record e ora nello staff tecnico della Nazionale di Mancini, parla di Silvio Berlusconi. "Se ne va una persona geniale, lungimirante, riconoscente e generosa - aggiunge Evani - È stato importantissimo per me e per tutti compagni del Milan, ci ha portato dal punto piu' basso al piu' alto del calcio. Ci disse, il primo giorno che lo conobbi, che avrebbe portato il Milan ad essere la prima squadra d'Italia, d'Europa e del mondo e cosi' e' accaduto. Insieme ai miei compagni abbiamo ricevuto tanto da lui e da tutti i componenti della societa' e noi abbiamo restituito. Siamo riusciti a raggiungere risultati che lui aveva gia' in testa dall'inizio". "Nel '93 - ricorda ancora - avevo deciso di andare alla Sampdoria e nel 1997 ai funerali della moglie di Tassotti mi prese sotto braccio e mi disse che bastava che lo chiamassi per tornare un giorno al Milan".
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