DA PRESIDENTE A PRESIDENTE

Paolo Scaroni: "Silvio Berlusconi stimava Pioli, perfetto per il Milan"

Il presidente rossonero sull'ex patron: "Grandissimo motivatore, non ha mai perso di vista il Milan anche dopo aver comprato il Monza"

Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan, ricorda così Silvio Berlusconi, che da patron rossonero ha conquistato 29 trofei in 31 anni: "Mi piacerebbe avere il suo inesauribile entusiasmo e l'incredibile capacità di galvanizzare tutti, dai giocatori sino ai magazzinieri. Berlusconi è stato prima di tutto un grandissimo motivatore: riusciva a cogliere l’animo e le aspirazioni delle persone e sapeva sempre come accendere la scintilla". Poi Scaroni, parlando a La Gazzetta dello Sport, racconta un retroscena sui primi tempi da presidente del Milan: "Mi sommergeva di consigli tecnici: 'Paolo, il mio Milan ha sempre giocato all’attacco, con Sacchi abbiamo rivoluzionato il calcio e abbiamo vinto tutto in Europa e nel Mondo dando spettacolo. La squadra deve continuare a giocare così anche nei prossimi anni'. Io gli rispondevo: 'Silvio, sai che non mi occupo di questi aspetti, devi parlare con l’allenatore...'. E lui lo faceva: conosceva tutti benissimo, li chiamava al telefono e chiacchierava con loro di tattica e sistemi di gioco".

SCARONI: "BERLUSCONI STIMAVA PIOLI" -

 Scaroni rivela che anche dopo la cessione del Milan e l'inizio dell'avventura col Monza, Berlusconi è sempre rimasto legato ai colori rossoneri: "Lo ricordo a San Siro, guardavamo le partite insieme. Non si perdeva una partita in tv. È sempre rimasto vicino al nostro club". Tanto da aver espresso più volte gradimento per Stefano Pioli: "Lo stimava tantissimo. Di lui apprezzava le qualità da allenatore, ma anche la serietà, la professionalità e lo stile, perfetto per il Milan".

SCARONI: "BERLUSCONI HA AVUTO RUOLO CHIAVE PER L'ITALIA" -

 Infine, sull'eredità lasciata da Silvio Berlusconi: "Un uomo che ha riscosso successo in tutti i settori. Nel mondo degli affari, nello sport, e in politica: ha giocato un ruolo chiave nella storia del nostro Paese. Era una persona buona e generosa, straordinariamente disponibile. È stato speciale, uomini così non ne nascono spesso, né in Italia né altrove".