Nations League, Italia contro il tabù Spagna per giocarsi la finale
In Olanda gli Azzurri di Mancini affrontano la semifinale che vale la sfida alla Croazia dopo la delusione del 2021
Arrivare a giocarsi la finale, in un'ideale staffetta con Inter, Roma e Fiorentina e dalla selezione U20, ma a caccia di un esito diverso. E' l'obiettivo, ma anche il compito, affidato dall'Italia del calcio alla Nazionale di Roberto Mancini in Nations League per chiudere una stagione internazionale brillante a livello di club ma che pretende anche un segnale di riscossa in chiave azzurra, senza aspettare Euro 2024. La Spagna, avversaria stasera in semifinale a Enschede, è un ostacolo duro ma anche molto motivante per gli azzurri. "Loro hanno dominato a lungo e ora come noi stanno cambiando qualcosa, specie con la nuova guida tecnica. Ma per qualità e quantità di giocatori che hanno, sono sempre un avversario difficile. Vedremo domani se saremo bravi a vincere questa partita", ha detto il ct azzurro.
"Per noi è un successo essere arrivati alla fase finale del torneo, è la seconda volta che ci riusciamo ed è un bel risultato, specie perché avevamo un gruppo difficile", ha spiegato ancora Mancini, che si è detto contento di poter contare di nuovo su un attaccante d'esperienza come Immobile, mancato a lungo per infortuni. "Ora Ciro sta bene, e con lui anche Chiesa. Saranno importanti per noi - ha ammesso - . Penso che viste le due partite in tre giorni giocheranno entrambi", ha spiegato, senza però svelare le sue idee per i titolari in attacco, dove sono in ballo anche Retegui, Raspadori e il rientrante Zaniolo. Meno complicate da predire, sulla carta, le scelte negli altri reparti: l'improvvisa assenza di Bastoni, rimasto in Italia con l'influenza e sostituito dal granata Buongiorno, porterà all'impiego come centrale di Toloi, mentre l'interista Acerbi potrebbe cominciare dal 1' al posto di Bonucci.
Il capitano, presente in conferenza stampa al fianco di Mancini, si è detto ottimista sulle possibilità degli azzurri, perche' "anche se giochiamo contro una grande squadra, mettendo in campo quanto visto all'Europeo possiamo portare a casa un trofeo giovane ma pur sempre importante". Bonucci ha spiegato che nel ritiro-relax in Sardegna il gruppo ha lavorato bene, "è stato bello fra lavoro e divertimento". "A Coverciano si sono uniti i ragazzi dell'Inter, dispiaciuti ma pronti a ripartire. Loro fanno parte di questo grande gruppo che ha voglia di tornare a far divertire l'Italia", ha annunciato il più esperto della spedizione, che era in campo anche nell'ultima sfida ufficiale tra le due nazionali, la semifinale della Nations League del 2021, quando i campioni d'Europa furono battuti 2-1 dalla Furie Rosse, poi sconfitte in finale dalla Francia.
Quello in Olanda sarà il 13° faccia a faccia e anche per gli spagnoli guidati dal nuovo ct, Luis De La Fuente, riveste una particolare importanza. L'Italia per l'occasione indosserà una divisa particolare, bianca con dettagli in oro, che celebra il 125° anniversario della Figc ed è ispirata a quella indossata dagli azzurri nella loro partita esordio, quando il 15 maggio 1910 batterono la Francia 6-2. Un richiamo di buon auspicio.
MANCINI ALLA FIGC: "VINCERE LA NATIONS? PRIMA BATTIAMO LA SPAGNA"
Alla poche ore da Spagna-Italia, Mancini racconta le sensazioni delle ultime ore sui profili ufficiali web e social della Figc: "Le partite contro la Spagna sono sempre molto difficili, è una grande squadra, gioca un tipo di calcio molto offensivo e tecnico, lo fa da tantissimo tempo. Credo che la partita sarà equilibrata e per vincere dovremo avere un buon bilanciamento, attaccarli ma tenendo sempre un buon equilibrio". Mancini ribadisce di essere soddisfatto di aver raggiunto le Finali di Nations League, "vincendo un gruppo nel quale, qualcuno lo dimentica, c'erano Germania, Inghilterra e Ungheria, giocando con ragazzi molto giovani che avranno un grande futuro in Nazionale", passando tra l'altro anche per il 5-2 in Germania, "con una squadra con tantissimi ragazzi e un'età media bassissima (24.9, la più bassa del ciclo Mancini ndr)". Ma anche che stasera sarà soddisfatto "solo se vinceremo". Secondo il CT Azzurro, "sarebbe molto importante vincere la Nations League", una competizione recente, alla quale "qualcuno dà meno importanza, o gliela dà solo se si perde…" Anche se poi, prima di alzare il trofeo, c'è ancora tanta strada da fare: "Sì, facciamo così, prima pensiamo di andare in finale e poi ne parliamo…" In molti degli addetti ai lavori hanno parlato in questi giorni del clima all'interno della squadra, dal pre-ritiro al Forte Village in Sardegna che ha preceduto il lavoro a Coverciano prima dell'arrivo a Enschede: "Si', è simile, e comunque perlomeno siamo riusciti a lavorare 7-8 giorni insieme, cosa che normalmente non riusciamo a fare".
La Nazionale festeggia il 125° anniversario con una maglia speciale
Qualche giorno fa, il 28 maggio, il CT ha festeggiato i suoi primi 5 anni in Nazionale e da Enschede guarda anche al cammino finora percorso: "Cinque anni sono tanti, e' difficile fare cosi' tanto il CT della Nazionale in Italia, un po' come il Presidente del Consiglio. A volte si guarda indietro, ci sono stati momenti bellissimi e altri molto duri, ma fa parte dello sport e della vita, bisogna saper accettare tutto e guardare avanti, perche' abbiamo degli obiettivi importanti. Avrei sperato di arrivare a questo anniversario avendo gia' vinto il Mondiale (oltre all'Europeo… ndr), perche' era il nostro obiettivo e invece non ci siamo neanche qualificati, vorra' dire che dovremo aspettare ancora 3 anni…" L'ultimo pensiero va alle Nazionali Giovanili, all'Under 20, ai giovani italiani nei quali il CT ha sempre dimostrato di credere, spesso da solo. Elogia il lavoro di Carmine Nunziata, perche' "quello che ha fatto con l'Under 20 nessuno se l'aspettava in quella situazione" e nvita a riflettere su regolamenti e calendari delle competizioni internazionali, "perche' in una manifestazione cosi' importante va data la possibilita' a tutte le Nazionali di avere a disposizione i migliori calciatori" e perche', in fondo, "se l'Italia fosse andata con Gnonto e Scalvini o con altri che non c'erano, secondo me avrebbe vinto tranquillamente".