CONDANNATO A 9 ANNI

Brasile: Robinho, gli audio shock dopo lo stupro nel 2013 a Milano

L'ex calciatore è stato condannato a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 23 anni

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Il portale brasiliano ‘Uol’ ha pubblicato gli audio delle conversazioni tra Robinho e i suoi amici dopo la violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 23 anni avvenuta in una discoteca di Milano il 22 gennaio 2013. Reato per cui l'ex calciatore, ai tempi in forza al Milan, è stato condannato in Italia in via definitiva a nove anni di carcere. "Ho paura di… Se non appare sulla stampa, è fantastico. Immaginate: gli amici di Robinho violentano una ragazza in Italia - le parole shock di Robinho - Anche se mi chiamano per qualcosa, non c’è problema. Vado lì e dico: innanzitutto, la storia risale a un anno fa. In secondo luogo, non ho nemmeno toccato quella ragazza". Il 2 agosto la giustizia brasiliana deciderà se l'ex Milan sconterà la pena in Brasile.

Gli audio fanno intendere che c’è stata una relazione di gruppo e che la donna fosse incosciente a causa dell’alcol. “Ho dormito con lei, ho avuto un rapporto orale e me ne sono andato. - ha aggiunto Robinho - Gli altri sono rimasti lì. La telecamera non mi avrebbe ripreso mentre dormivo con la ragazza. Se non ha avuto un figlio, è la sua parola contro la nostra. Non c'è modo che possa accusarci. Non essendoci telecamere, sarà un po' difficile per dimostrare che è stata violentata se non è incinta.  Ora, se ha avuto un figlio, è un grosso problema". 

Robinho, condannato in via definitiva con l'amico Ricardo Falco (mentre gli altri quattro amici non sono stati condannati perché irreperibili), era consapevole che il rientro in Brasile sarebbe stata un'ancora di salvezza, visto che il paese non prevede l'estradizione. "Chi l’ha toccata è in Brasile. Vai dietro a quelle persone che sono in Brasile. Lì, in Brasile. Quelli che hanno dormito con la ragazza. Io non mi sono sdraiato, tu non ti sei sdraiato. Che sono andato a letto, zero possibilità. Finirà nel nulla". 

Il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser nel processo d'appello aveva chiesto la conferma delle condanne. Nelle motivazioni della sentenza la Corte ha scritto che l'ex punta e i suoi "complici" (quattro gli irreperibili) hanno manifestato "particolare disprezzo" nei confronti "della vittima che è stata brutalmente umiliata".

GLI AUDIO SHOCK DI ROBINHO