"Abbiamo stabilito, sulla linea guida di efficienza e trasparenza, la visibilità nelle classifica delle penalizzazioni della giustizia sportiva soltanto al consolidamento delle sentenze, quindi una volta che sono passate in giudicato. Questo avverrà anche durante il campionato, ma solo se c'è una sentenza passata in giudicato, per evitare che di volta in volta i punti vengano tolti e rimessi". Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, nella conferenza stampa al termine del Cdm. Basta dunque altri casi Juve.
"La speranza, ma siamo certi che sia così, è che le tempistiche del Collegio di Garanzia siano coerenti con i termini per iscrizioni del campionato", ha aggiunto Abodi. Riguardo la norma che riguarda i mandati "abbiamo deciso di ritirarla in ossequio alla Consulta, aspettando il suo pronunciamento nei primi giorni di luglio, dopodiché sarà nostra cura prendere le opportune determinazioni, prendendo atto delle valutazioni della Consulta".
Abodi ha spiegato che i quattro punti di intervento sul mondo dello sport ("e soprattutto del calcio") sono ispirati a criteri di "efficienza e trasparenza", in nome dell'"equa competizione". "Ma poiché abbiamo ambizioni alte, il nostro orizzonte temporale è più alto di questi primi provvedimenti di urgenza: diciamo che il limite temporale è settembre". "Abbiamo agito nel rispetto dell'autonomia dello sport e secondo la titolarità del governo", ha detto Abodi, che ha sollecitato "Coni e federazioni" a cambiare le norme secondo le indicazioni del provvedimento. Il dl, infatti, "ha stabilito orientamento che porta a rendere visibili le penalizzazioni solo una volta che le sentenze siano in giudicato. Si è detto che volevamo spostare i processi alla fine del campionato: così non è - ha aggiunto il ministro per lo sport e per i giovani - Tutto avverrà anche durante il campionato, ma le penalizzazioni dovranno essere visibili solo in caso di sentenze in giudicato. Per evitare +12, -15, che ha penalizzato nella passata stagione anche terzi. Puntiamo alla supremazione dell'equa competizione".
Negli altri tre provvedimenti inseriti nel dl poi si parla anche di plusvalenze con la "possibilità che possano godere di tutti i benefici fiscali collegati agli ammortamenti nel caso in cui non basti un anno di permanenza del tesserato, ma almeno due per consolidare il valore patrimoniale dell'atleta". Il terzo provvedimento ristabilisce la "Covisoc", organismo di controllo finanziario dei club "che un provvedimento precedente al nostro governo l'aveva di fatto esautorato", irrigidendo così i controlli per le iscrizioni ai campionato. Infine sulla cancellazione del limite dei mandati, richiesta espressa dei presidenti federali, il Governo ha deciso di ritirare l'articolo dal dl in attesa della pronuncia del 5 luglio della Consulta sul tema. "Dopo prenderemo atto della determinazioni fatte" ha precisato Abodi per l'eventuale rivisitazione della norma che vede oggi a tre il tetto per i mandati di cariche dirigenziali nel mondo dello sport.