MOTOGP

MotoGp, Marquez: "Non potevo evitare Zarco. Al Sachsenring facciamo troppa fatica"

Lo spagnolo ha vissuto una giornata da incubo, chiudendo 14° nelle FP2 guidate da Bezzecchi, che non è soddisfatto della sua Ducati: "Possiamo andare meglio"

Non c'è pace per Marc Marquez, che finisce nell'occhio del ciclone per una brutta caduta, nella quale ha travolto Zarco. Al termine delle libere, lo spagnolo si giustifica: "Non potevo evitarlo. Ho deciso di chiedergli se stava bene solo dopo le prove, perché era in mezzo alla pista e avremmo rischiato entrambi". Espargaro polemizza con le gomme mentre Bezzecchi è in testa, ma non è felice: "Possiamo andare meglio, non mi sento come al Mugello". 

Le prove libere del Sachsenring, che ospita il Gp di Germania, sorridono a Marco Bezzecchi: c'è la Ducati del team Mooney VR46 davanti a tutti, precedendo Martin (+0.040), Aleix Espargaro (+0.081), Bagnaia (+0.100), Miller, Quartararo, Marini, Bastianini, Alex Marquez e Zarco, con Marc Marquez in 14a posizione. 

Al termine della sessione, Marco Bezzecchi non si mostra però soddisfatto del tutto: "Come giornata è andata bene nel complesso, ma mi manca ancora qualcosa, soprattutto nel passo. Per fortuna i ragazzi hanno fatto una modifica last-minute per il secondo time attack, facevo tanta fatica a curvare nel T2. Ho avuto anche un pizzico di fortuna, perché mi sono trovato davanti Pecco ed è andato tutto benissimo, abbiamo fatto il miglior tempo. Secondo me al Mugello ero più a posto. Le bandiere gialle, rosse, la pioggia e tutti i casini che ci sono stati non hanno aiutato, ma sicuramente qualcosina ci manca. Magari posso risolvere il problema con uno step di guida, dovrò controllare i dati perché voglio essere sicuro che vada tutto meglio anche con gomma usata. Meglio in piste veloci? Qui ho fatto fatica a far girare la moto, soffro e vado largo, mi parte sempre e tende ad essere più aggressiva. Al Mugello, con un circuito più fluido e curve più aperte, potevo guidare più pulito. Proverò a farlo anche qui, sistemando qualcosa". 

Il pilota più discusso quest'oggi è però Marc Marquez, autore di una giornata complicata. Prima lo spagnolo ha polemizzato con la sua Honda, mostrandole il dito medio, poi è stato coinvolto in una bruttissima caduta: Marc ha perso il controllo dell'anteriore ed è andato a travolgere Zarco, spezzando in due la sua Ducati. La scelta di non recarsi a chiedere come stesse il pilota Pramac (i due si sono chiariti a fine prove, ndr) ha fatto discutere, e viene commentata così dallo spagnolo: "Pochi minuti fa sono andato a parlare con Zarco, per fortuna sta bene e anch'io. Nella prima curva, specialmente nel time attack, è molto facile fare quell'errore. Sono caduti Aleix, Quartararo e sono caduto io. Ho fatto l'errore, ma se qualcuno può evitare quella situazione è Zarco. Quando vedi che arrivano piloti con grande velocità, devi essere intelligente e stare un attimo più lontano dalla linea, stando attento in quel punto perché se qualcuno cade può travolgerti. Io non potevo evitare l'impatto, lui sì. Ho guardato come stava e ho tentato di andar là, ma arrivavano le moto e lui era dentro la pista, sarebbe stato molto pericoloso. Ho visto che il marshall stava arrivando e lui era cosciente. Io cos'avrei potuto fare? Ho deciso di andare a chiedere lumi sulle sue condizioni più tardi. La mia seconda moto non aveva un set-up da time attack e non potevo aspettare".

La Honda fatica molto al Sachsenring, pista dove Marquez ha spesso dominato: "Stiamo facendo molta fatica con la moto e il setup, il dito medio è stata una reazione di frustrazione verso la situazione. Mi aspettavo di andare meglio al Sachsenring? Facciamo fatica continuamente con la trazione, qui se non ce l'hai è un limite enorme. Noi siamo capaci di andare subito al limite, ma poi non miglioriamo ed è difficilissimo andare più forte. Rispolverare la vecchia Honda? Dobbiamo guardare un po' tutto, vedere che soluzione è meglio per domani e provare a fare uno step. Nel passo non siamo lontani e penso che sappiamo dove andare più forte, ma nel giro secco facciamo tremendamente fatica".

Polemizza con le gomme e, in particolare, con la media Michelin, invece Aleix Espargaro: "Siamo andati forte sia al mattino che al pomeriggio, ma non capisco cosa stia succedendo con la gomma K; la media anteriore. Ogni volta che la mettiamo, cadiamo tutti a grappolo com'è successo a me e Marquez. Ci lamentiamo da un anno nella Safety Commission, dal 2016-17 fino al 2021 questa è stata la gomma standard che si usava sempre, poi da due anni non funziona. Hanno portato la G, che è a metà tra le specifiche tra K e H e piace a tutti, ma continuano a portare questa gomma che non soddisfa nessuno. Lo trovo inspiegabile. Siamo obbligati a mettere la gomma morbida, perché qua fa troppo freddo e, anche se non è stata la mia miglior gomma, sono andato forte. Sto bene fisicamente, dopo aver sofferto al Mugello sono riuscito a chiudere nella miglior posizione possibile e voglio riprendere a portare avanti questa Aprilia. Migliore col passare del tempo? Sono come il vino (ride)". 

In chiusura ecco Jorge Martin, che è soddisfatto del suo secondo posto e del suo passo: "Abbiamo vissuto una giornata veramente positiva, sono andato subito veloce. Con la dura dietro ho fatto un passo molto buono, ho avuto un ritmo molto costante e sono riuscito a farlo per molti giri. Abbiamo vissuto un turno difficile, a ogni giro c'era qualcuno per terra e sono stato attento. C'era freddo, non era facile scaldare la gomma a destra, ma ci sono riuscito. Protagonista nel Mondiale? Da fine anno scorso ho parlato con Romagnoli e gli ho chiesto di non toccare più la moto sull'anteriore. La conosco, so dove posso arrivare, capisco il limite e mi sento estremamente fiducioso. Posso togliermi tante soddisfazioni".