SKYRUNNING

Beltrami e Conti sbancano la Skymarathon di Livigno, Spagna padrona nello SkyTrail

L'evento livignasco "targato" Brooks ha chiamato a raccolta nel Piccolo Tibet retico quasi seicento skyrunners

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© Giacomo Meneghello

Starting list con i fiocchi… fuori stagione e podio grandi firme per un’edizione sotto tutti i punti di vista spettacolare di  Brooks Livigno Skymarathon che alla prova clou sulla distanza dei trentasei chilometri (e 2800 metri di dislivello) che dà il nome all'evento stesso affiancava una Skytrail che definire “d’ingresso” sarebbe assolutamente riduttivo, soprattutto in quanto a “cifra” tecnica, accoppiata ad una distanza ridotta (diciassette chilometri) che ha chiamato i suoi protagonisti ad una performance ad altissima intensità. Tra gli uomini, un Lorenzo Beltrami in splendida forma ha fatto sua la prova lunga, imitato al femminile dalla straordinaria Fabiola Conti che ha ripetuto la vittoria di dodici mesi fa. Nella SkyTrail a farla da padrona è stata la scuola catalana che ha trionfato con Jan Torrella Oller al maschile e con Gabriela Lasalle Gratacos tra le donne.

© Maurizio Torri

Dallo… struscio dei primi chilometri a tutta attraverso la “main street” di Livigno, alla verticale del Monte Mot, prima e violenta asperità del menu di entrambe le gare, dai tratti attrezzati in pieno stile “sky” quasi integralmente condivisi dalle due gare, alla galoppata lungo la paradisiaca Val Federia e al finale dal profilo decisamente trail della prova maggiore. Un menu di tutto rispetto e di primissimo livello per l’evento che ha per main sponsor Brooks, il brand di Seattle la cui filiale italiana ha scelto il Piccolo Tibet delle Alpi Retiche per lanciare la diciassettesima versione di Cascadia, uno dei suoi modelli di punta e di maggior successo… di sempre.

© Giacomo Meneghello

Quattro i GPM affrontati in sequenza dai trecentosettanta atleti al via della Skymarathon, duecento ottanta dei quali passati indenni (si fa per dire) dai due cancelli orari stabiliti dal comitato organizzatore. Toccati i 2700 metri di vetta del solo apparentemente “pacioso” Mot, i concorrenti di entrambe le prove hanno affrontato il primo tratto attrezzato con catene e corde fisse, per poi scendere in picchiata verso il punto di controllo del Baitel dela Sascia (Val del Salient, primo cancello orario) e avviarsi verso il tratto più tecnico, selvaggio e d’alta quota, cavalcando creste ancora in parte ingombre di neve invernale. Per gli atleti della Marathon, secondo GPM a Punta Cassana (3070 metri di quota, punto più alto dell’itinerario), ritrovando poi i duecento colleghi della SkyTrail (passati più in basso nella conca ancora completamente innevata raccolta dal circo di creste) nel breve ma impegnativo tratto alpinistico che portava sul castelletto di roccia della vetta del Pizzo Cassana (il Piz da Rin dei livignaschi) che per soli sette metri arriva a fregiarsi del titolo di “tremila”.

© Giovanni Moioli

Nuova discesa più o meno per la linea di massima pendenza verso il fondovalle di Val Federia (secondo e più selettivo cancello orario), dove per gli atleti della gara “breve” è iniziato il rientro verso il traguardo. I “maratoneti” hanno invece intrapreso la lunga traversata della valle per poi salire alla quota degli impianti e - lungo una bretella di "trasferimento" sostanzialmente in piano - hanno completato la loro collezione di vette raggiungendo il Monte delle Rezze (2858 metri di quota), per poi lanciarsi in un finale di gara molto corribile ma proprio per questo (con una trentina di chilometri sky” alle spalle e nelle gambe) tutt’altro che semplice.

© Maurizio Torri

Primo a chiudere l’anello sulla linea di partenza/arrivo di Livigno, Lorenzo Beltrami di Sky Lario Runners ASD/SCARPA/Rock Experience succede nell'albo d'oro al fuoriclasse norvegese Stian Angermund, chiudendo la missione-vittoria un minuto e 32 secondi sotto il muro delle quattro ore, precedendo con il cuore in gola Sergio Bonaldi (ASD Pegarun), staccato di soli otto secondi. Terzo gradino del podio on un ritardo di un minuto e 51 secondi per Mattia Gianola (Dinamo Team) che ha tagliato il traguardo diciotto secondi dopo il… rintocco delle quattro ore di gara. Appena giù dal podio l'emergente Gianluca Ghiano from Pinerolo (Associazione Sportiva Santiano Dante/Brooks Trail Runners), rientrato alla base quattro ore due minuti e un secondo dopo averla lasciata. Completano la top five-uomini Erik Gianola dei Falchi di Lecco e il top runner-organizzatore (di Valtellina Wine Trail) Simone Bertini.

© Maurizio Torri

In gara-donne Fabiola Conti e Francesca Rusconi si sono sfidate a lungo per la vittoria ed a spuntarla con un allungo sull’ultima salita è stata la campionessa milanese e valdostana d’adozione (Dinamo Team) con il tempo finale di quattro ore, 59 minuti e 16 secondi, appena in tempo quindi per rimanere al di sotto delle cinque ore di gara e ventunesima della classifica assoluta. Da parte sua, Rusconi (GEFO Gruppo Falchi Escursionisti Olginatesi) ha chiuso a otto minuti e 19 secondi dalla vincitrice (e ventinovesima del ranking), mentre Giulia Pol di Skyrunning Adventure è salita sul terzo gradino del podio con un ritardo quasi doppio rispetto a Francesca: 15 minuti e 26 secondi (quarantunesima). Nella top five anche Margherita De Giuli (Climb Runners) e Daniela Rota di Fly-Up Sport/Scott Running.

© Maurizio Torri

Nello SkyTrail uomini, solo il talentino Alessandro Rossi (ASD Sportiva Lanzada) riesce a… intorbidire lo strapotere catalano, piazzandosi secondo a due minuti e 45 secondi da Jan Torrella Oller che vince con il tempo finale di un’ora, 46 minuTi e 18 secondi. Terzo posto per l’altro spagnol Iu Net Puig, staccato di quattro minuti e 35 secondi dal suo connazionale. I nostri Nicola Francesco (ASD Climb Runners) e Eddj Nani di Skyrunning Adventure sigillano la top five.

© Maurizio Torri

Tra le donne, gara molto combattuta e vinta dall’atleta più giovane in gara a Livigno: la spagnola Gabriela Lasalle Gratacos che chiude l’anello in due ore, 14 minuti e 51 secondi (diciottesima assoluta), prevalendo per due minuti e 18 secondi per la… padrona di casa Elisa Desco che - al rientro da un infortunio - si mette alla prova optando per la gara più veloce del programma, brilla nelle salite ma perde poi terreno nel finale (ventesima casella del ranking). Completa il podio Chiara Lelli di GSA Cometa, staccata di quattro minuti e 54 secondi (ventiduesima). Top five per Elisa Compagnoni e per Arianna Tagliaferri.

© Giacomo Meneghello

Brooks Livigno Skymarathon 2023 chiude con un bilancio all’insegna del successo di pubblico, critica e soprattutto partecipazione: quasi seicento gli atleti al via, per un festival internazionale di sport, cultura, condivisione e provenienza, certificato anche dalla ventina di nazioni rappresentate nelle gabbie di partenza, lungo creste e sentieri e poi nel ricco happening dell’area di partenza e arrivo. Appena scattata dai blocchi di partenza (anzi in leggero anticipo sul suo avvio ufficiale) l’estate di Livigno conoscerà a livello “running” un nuovo e già attesissimo bis con la mezza maratona di Brooks Stralivigno, prova molto più corribile e bruciante, il cui appuntamento è gà fissato per sabato 22 luglio.

© Giovanni Moioli
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