GUAI GIUDIZIARI

Quincy Promes condannato a 18 mesi di carcere per aver accoltellato il cugino

Il 31enne attaccante dello Spartak Mosca non era presente in aula: i fatti risalgono al 2020 quando vestiva la maglia dell'Ajax

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La carriera di Quincy Promes rischia di subire uno stop, forse definitivo. L'esterno d'attacco dello Spartak Mosca è stato infatti condannato a 18 mesi di carcere dal Tribunale di Amsterdam per aver accoltellato il cugino nel 2020, durante una lite in casa per il presunto furto di una collana. Il 32enne olandese non era presente al momento della sentenza per paura di essere arrestato ed è rimasto in Russia. Il suo legale ha annunciato il ricorso. L'accusa aveva proposto il massimo della pena detentiva per questi reati che prevede due anni di carcere.

Promes è stato condannato a una pena detentiva più lunga perché è un personaggio pubblico, nello specifico un calciatore, e "quindi dovrebbe dare il buon esempio su come comportarsi". Il tribunale, inoltre, ha riconosciuto le aggravanti per non essersi assunto la responsabilità per il suo gesto".

Ma i guai per il calciatore olandese non sono finiti qua e questa condanna rischia di essere solo un antipasto a qualcosa di ancora peggio. Promes è stato accusato dalle autorità olandesi di avere importato "diverse centinaia di chili di cocaina", in particolare attraverso il porto di Anversa, in Belgio, per un giro d'affari stimato in circa 1.300 kg per un valore complessivo attorno ai 75 milioni di euro.