buon compleanno zizou

Buon compleanno Zinedine Zidane: la vita a testa alta

Cinque trofei con la Juventus, poi il trasferimento monstre al Real Madrid. Nel 2006 la testata a Materazzi nella finale Mondiale con l'Italia

di Alberto Brandi

Questione di testa, lui l’ha persa solo una volta quando finì diritta contro il petto di Materazzi. Gesto da bulletto, non da fuoriclasse. Macchia che rimane. Il lavaggio a secco del dopo carriera cerca di mimetizzarla tra scudetti, coppe, trofei. Coi piedi invece mai un problema, destro o sinistro che fosse, tra i due potendo scegliere meglio il primo. Scavallati i 50 anni, oggi ne compie 51, la sua vita è un progetto che si chiama Z5. Z un segno, una firma come quella di Zorro, 5 il suo numero di maglia preferito, usato solo al Real Madrid dopo il 21 alla Juve, il 7 al Bordeaux e l’eterno 10 con la nazionale.

Z5 è scuole di calcio e campi di padel, un ristorante ad Aix-en-Provence ed eventi di team building. Ci vuole fantasia anche nella vita dopo averla avuta in campo. Con la Juve 5 stagioni, 2 scudetti, una Supercoppa Italiana e una Europea, una Intercontinentale una Intertoto. Poi a Torino arrivò da Madrid un assegnone da 150 miliardi e la storia finì perché tutto ha un prezzo. Il Pallone d’Oro del 98 fu diretta conseguenza del Mondiale in cui piegò in finale il Brasile con una doppietta. Una recita da Oscar, peccato che otto anni dopo la scena finale fosse buona per “Altrimenti c’arrabbiamo”. Questione di testa. L’ha abbassata solo all’uscita dal campo sotto il cielo azzurro di Berlino.

MATERAZZI, IL PRIMO INCONTRO CON ZIZOU DOPO LA TESTATA