SERIE A

Piantedosi vieta il numero 88 nel calcio: "Dichiariamo guerra all'antisemitismo"

Il numero 88 richiama la H, ottava lettera dell'alfabeto, e viene utilizzato dai nazisti come un saluto non evidente inneggiante ad Adolf Hitler

© Getty Images

L'anno prossimo Mario Pasalic non potrà giocare con la sua attuale maglia e Gigi Buffon non avrebbe potuto scendere in campo col suo numero ai tempi del Parma (anche se la usò solo in qualche amichevole, poi virò sul 77 proprio perché era il numero dei gruppi nazisti, ndr). Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per la prossima stagione ha infatti vietato il numero 88 sulla maglia dei calciatori. Il provvedimento è stato inserito all'interno della dichiarazione di intenti per la lotta contro l'antisemitismo, sottoscritta il 27 giugno al Viminale. L'88 è infatti usato nei gruppi neonazisti per inneggiare Adolf Hitler (l'H è l'ottava lettera dell'alfabeto e quindi 88 ha il valore di HH, che è l'abbreviazione di "Heil Hitler": il saluto nazista). Di conseguenza, il Ministero dell'Interno in accordo con il mondo del calcio ha deciso di rimuovere il numero dalla Serie A

"Nel codice etico delle società viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo - ha dichiarato Piantedosi -. C’è quindi il divieto dell'uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo. La responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche. La definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l'atteggiamento proattivo delle società in questo campo".

A farne le spese saranno Pasalic dell'Atalanta e Toma Basic della Lazio, che nella scorsa stagione avevano il numero 88. In passato, invece fecero polemica le magliette indossate da Mateusz Praszelik, Buffon e Marco Borriello, che dopo le polemiche smentirono di avere simpatie di qualsiasi tipo verso l'estrema destra.

Inoltre tra le azioni che verranno intraprese in caso di cori antisemiti durante le partite è stato introdotto anche lo stop al match da parte dell'arbitro. In corso di definizione le modalità di interruzione, mentre verrà comunicato al pubblico attraverso l'uso dei tabelloni e degli altoparlanti il perché dello stop.

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