La strada tra Federico Chiesa e la Juventus è ad un bivio che presto potrebbe diventare capolinea. Reduce da un'annata tormentata, figlia del grave infortunio al ginocchio sinistro in quella precedente - 9 Gennaio 2022, partita contro la Roma - l'attaccante non è riuscito a ritrovare continuità. Per lui 33 presenze e solo 4 gol tra campionato e coppe.
Con Massimiliano Allegri il feeling non è mai esploso: dopo il gol di Danilo per la prima vittoria in casa dell'anno solare contro l'Udinese e nonostante l'assist decisivo, l'allenatore urlò a Chiesa di "tirar fuori gli attributi". Prima di allora, un'altra punzecchiatura, dopo un pari casalingo contro il Milan, il 19 Settembre del 2021: “È un giocatore bravo, ma che come tutti deve crescere e acquisire quella consapevolezza… che siamo alla Juventus”.
Allegri pretende da lui il salto di qualità e, alla vigilia di un altro Juve-Milan, quello dello scorso 28 maggio, gli ha ricordato la carta d'identità: "Per lui l’anno prossimo dovrà essere una stagione di consacrazione, perché avrà 26 anni e non sarà più un ragazzino. Tutti lo aspettiamo, perché è un giocatore che all’interno delle partite dovrà fare la differenza".
Per Chiesa, intanto, le richieste dall'Europa non mancano: Newcastle in pole, ma anche Aston Villa, Liverpool, Bayern Monaco e PSG. La valutazione è alta, almeno 60 milioni. Il bivio è tracciato: o separazione previa offerta congrua o convivenza da migliorare per i due protagonisti - Allegri e Chiesa - per provare a regalare alla Juve una stagione nuovamente vincente.