All’indomani della sua ventiseiesima e scintillante edizione, la Skymarathon Sentiero 4 Luglio conferma e conserva il suo DNA pioniero ma entra di fatto nel futuro, grazie prima di tutto allo straordinario record sulla distanza di Nadir Maguet che ha finalmente superato quello storico che Mario Poletti aveva fissato vent’anni fa. Resiste ancora invece il primato femminile di Emanuela Brizio che ha raggiunto quest’anno… la maggiore età e che l’azzurra Chiara Giovando non è riuscita ad avvicinare, mettendo però a segno una grande vittoria.
Meno di tre chilometri separano la linea di partenza di Corteno Golgi da quella d’arrivo di Santicolo ma per collegarle, Nadir Maguet ha impiegato… quattro ore, tre minuti e un secondo: il tempo di una solitaria ma tutta'altro che bnale cavalcata sulle creste della Val Camonica, a caccia di un record che reggeva fin dal 2003 agli assalti dei migliori skyrunners italiani e non solo. Missione compiuta per il fortissimo valdostano del Team La Sportiv(classe e talento di livello assoluto e una personalità sempre più completa) che ha abbassato di cinque minuti e 23 secondi il precedente primato di SuperMario.
Sarebbe poco rispettoso nei confronti del fuoriclasse di Clusone parlare di record “stracciato” ma la sostanza è quella... ed è quella di cui era fatto il sogno di Nadir, che si è avverato al primo tentativo lungo i 42 chilometri e i 2700 metri di dislivello positivo della Skymarathon Sentiero 4 Luglio, alias Maratona del Cielo, alias soprattutto “The First Ever", la prima di sempre.
Un evento dal sapore storico, con una sua particolarissima atmosfera e un gusto retrò che ora - a dare sostanza ad un cocktail unico nel suo genere - si arricchisce di uno slancio verso il futuro destinato ad arricchire di nuovi capitoli una grande classica che è entrata quest’anno nel secondo quarto di secolo della sua storia. E c’è già che - noi di sicuro - punta i riflettori sulla missione “Under Four”, nel senso del muro delle quattro ore di gara!
"Sembrava un record imbattibile. In vent'anni nessuno ero riuscito ad avvicinare il primato di Poletti: mi sembrava una roba incredibile. Durante la settimana ho studiato a tavolino tutto il percorso e ho chiamato un po' di atleti che qui hanno fatto la storia del nostro sport. A casa avevo ottime sensazioni. Sono partito deciso e ho fatto gara sul record. In pratica... una cronometro! Mi sono detto: o va o salto per aria! È andata bene. Una gara bellissima, una delle più belle che abbia mai fatto: una giornata pazzesca! Il percorso all'inizio è su asfalto e molto veloce, entra nella valle e poi diventa tecnico: in salita fino alla vetta del Sellero, dove inizia una cresta mozzafiato, supertecnica ed emozionante: questo è vero skyrunning!" (Nadir Maguet)
Insieme al “Mago” Nadir, accolto al traguardo dal padre (emozionante ed emozionato il loro abbraccio) e dall’ex recordman Poletti, sul podio della prova marathon sono saliti Tadei Pivk e William Boffelli. Trionfatori in coppia della recente Monte Rosa Skymarathon sui ghiacciai della seconda vetta dell’arco alpino… e ritorno, l’intramontabile friulano e il talentuoso scialpinista bergamasco di GS Orobie si sono questa volta separati ma… solo fino ad un certo punto, correndo comunque a lungo insieme e chiudendo la missione-podio divisi solamente da una quindicina di secondi e con un ritardo a cavallo dei diciassette minuti dal vincitore: quattro ore, 19 minuti e 55 secondi per Tadei, quattro ore, venti minuti e 10 secondi per William.
Nella top five-uomini anche il bronzo mondiale di trail running Luca Del Pero di Sky Lario Runners/Team SCARPA (staccato di ventuno minuti e 18 secondi) e il giovane talento di skialp Alessandro Rossi che, all’esordio sulla distanza ha impressionato tutti: quattro ore, 24 minuti e 50 secondi per il portacolori della Nazionale in forza alla Sportiva Lanzada (Valmalenco). Dalla sesta alle decima posizione di una top ten davvero giovanissima e promettente anche Mattia Tanara (KM Sport), Andrea Rota (OSA Valmadrera), Luca Arrigoni (Pegarun) e altri due atleti del Team SCARPA: l'argentino Sergio Gustavo Pereyra e il suo compagno di squadra Francesco Lorenzi.
Tra le donne, la vincitrice Chiara Giovando (lei pure atleta azzurra, di trailrunning) ha preceduto sul traguardo la compagna di squadra Roberta Jacquin, regalando al Team Pegarun una clamorosa doppietta che solo Giulia Saggin (Altitude Skyrunning/Team Scott) ha impedito diventasse tripletta, visto che l’altra "aquila" Pegarun Elisa Pallini ha chiuso quarta davanti a Michela Foresti che ha completato la top five femminile. Per la vincitrice Giovando (ventottesima della classifica assoluta) un’affermazione di prestigioso che va ad arricchire un palmarès di primo livello.
"Ero al debutto qui ma... pensavo a questa gara da due o tre anni. Questo percorso mi ha sempre ispirato perché è una grande skymarathon in alta quota e sono felice di averla finalmente fatta e vinta. Il tempo finale invece non mi soddisfa però arrivo da una stagione negativa e quindi in questo momento va bene tutto: una vittoria mi serviva proprio per sollevare il morale. Percorso stupendo, tutto in quota. Ho avuto anche... un po' di tempo per guardarmi intorno. Ho visto dei bellissimi laghetti". (Chiara Giovando)
Toccherà però riprovarci (alla stesa Chiara e ad altre eventuali candidate) per quanto riguarda il record assoluto by Brizio (cinque ore, 10 minuti e 43 secondi. Giovando ha chiuso la sua fatica vincente con il tempo finale di cinque ore, 33 minuti e 57 secondi, rimanendo a poco più di ventidue minuti dal primato ma precedendo la compagna di squadra Jacquin. Sette minuti e 32 secondi il ritardo della maestra di snowboard valdostana (doppio exploit uono/donna targato “Vallée" sfiorato quindi!), tenuta sotto pressione fino al traguardo dalla veterinaria da corsa Saggin, che ha tagliato il traguardo meno di un minuto più tardi (cinquantuno secondi): tanto è vero che le due ragazze hanno occupato la ventinovesima e la trentesima casella del ranking.
A completare un’edizione della Skymarathon Sentiero 4 Luglio “powered by Crazy” ancora più storica del solito, anche la prova sulla distanza della mezza maratona. Successo “Made in Kenia” tra gli uomini: Elvis Kipkoech del team run2gether ha chiuso l’anello sotto il muro delle due ore (per cinquanta secondi), precedendo di tre minuti e quattro secondi il compagno di squadra e connazionale Mutwiri Japhet Mwenda e di quattro minuti e due secondi il bergamasco Lorenzo Rota Martir (GS Orobie). Al femminile Monica Vagni si è imposta con il tempo di due ore, 43 minuti e 30 secondi (venticinquesima assoluta) su Chiara Regis di Altitude Skyrunning Team e sull'aquila Pegarun Cristina Germozzi.
Festa grande tra le vie del centro abitato anche per i giovani mini skyrunners (un centinaio) che hanno dato vista a delle sfide a dir poco combattute prima di fermarsi ad accogliere i vincitori delle distanze maggiori. Per il super efficiente ed appassionato team organizzatore guidato da Gianluigi “Tom” Bernardi intanto il focus è già sulla prossima edizione, in calendario (storia e tradizione lo impongono) la prima domenica di luglio del prossimo anno.