Ventidue anni il prossimo primo agosto, Anatolji Trubin, ha già una lunga storia da raccontare. L'ucraino di Donetsk da quando ha 19 anni presidia la porta della nazionale ucraina, lanciato da Shevchenko. Ma nell'impresa che ha fatto il giro del mondo aveva la maglia del suo club, lo Shakhtar. In una partita dello scorso febbraio contro il Rennes in Europa League, Trubin riuscì a parare la bellezza di tre rigori qualificando i suoi al turno successivo. Merito, si scoprì dopo il match, degli appunti segnati su una bottiglietta. Un po' come l'alunno che si scrive le formule matematiche sul polso per usarle al momento buono durante l'esame, lui ripassava i segreti degli avversari mentre beveva due gocce prima dei rigori.
Individuato per il dopo Donnarumma dal Milan, che giustamente alla fine scelse Maignan, Trubin è da anni sotto osservazione dei grandi club europei. I gettoni in nazionale e l'esperienza nelle coppe europee ne fanno un portiere pronto all'uso ad alti livelli.
In campo dimostra sempre grande autorevolezza, gli manca invece la capacità di costruzione che Onana ha sviluppato negli anni della Masia a Barcellona.
Nella vita di tutti giorni niente colpi di testa: è fidanzatissimo con Vladislava Galagan, fondatrice e proprietaria di un'azienda estetica, la Galagan Brows. Chissà se Milano possa diventare la città giusta per sviluppare il suo business che in Ucraina le sta dando molte soddisfazioni. Intanto sul suo profilo Instagram @galaagannn i tifosi nerazzurri hanno già cominciato a mandarle messaggi di affetto: "Vieni a Milano", "In Italia c'è un bel clima e si mangia bene!".
Sul portiere ucraino, non mancano i giudizi positivi di Stefano Sorrentino, ex del ruolo e ora opinionista Mediaset: "E' giovane, ma molto forte. Malgrado l'altezza è molto reattivo sulle palle basse. E' il classico portiere moderno, se continuerà a crescere misurandosi contro le squadre europee di alto livello potrà diventare uno dei più forti al mondo".
Quando fermò l'Inter di Conte in Champions League neutralizzando Lukaku, Trubin aveva uno stipendio di 5000 euro: aveva da poco soffiato il posto al più esperto Pyatov cominciando la stagione con il minimo salariale. Trubin impressiona per la sua altezza: 199 centimetri. A un passo dai 2 metri e, da qualche ora, anche dall'Inter.