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Il caso Vinicius a Valencia, nel match in cui il brasiliano venne insultato e preso di mira da cori razzista, sembra non aver fine. A mesi dall'episodio, infatti, gli azionisti del club hanno denunciato Carlo Ancelotti e fatto aprire un procedimento a carico del tecnico italiano del Real Madrid che nel post gara accusò i tifosi e il Mestalla intero di essere razzisti. "Lo stadio intero ha gridato scimmia a Vinicius" aveva detto Carletto, salvo poi chiedere scusa e ritrattare dicendo che una parte del Mestalla era stato protagonista di insulti razzisti verso il suo giocatore. Ma tutto ciò non è bastato e l'APAVCF ha deciso di denunciarlo e la Procura ha aperto un procedimento a suo carico.
Dal match del 21 maggio 2023, in cui Vinicius uscì anzitempo per espulsione dopo il tanto nervosismo in campo, non sono bastate le scuse del tecnico italiano. Prossimo sposo della Seleçao, con l'incarico da ct del Brasile dal giugno 2024, Ancelotti dovrà prima affrontare il procedimento aperto dopo la denuncia degli azionisti del Valencia. Secondo l'APAVCF, infatti, il tecnico avrebbe definito "razzista un intero stadio con 46.002 spettatori davanti ai media presenti nella Sala Stampa [...] danneggiando l'immagine della Comunità Valenciana".
L'associazione ha chiesto alla Procura, nella sua lettera registrata con la data di entrata del 1° giugno, di condurre una "indagine pertinente" e di presentare "la relativa denuncia a nome dei danneggiati". Nella denuncia, tra l'altro, sono riportate tutte le espressioni che il tecnico ha utilizzato per descrivere i tifosi del Mestalla, con parole come "atmosfera razzista" e "l'intero stadio gli ha gridato scimmia".
La Procura, ammettendo di aver ricevuto la denuncia contro Carlo Ancelotti, ha quindi aperto il procedimento opportuno. Da Madrid hanno fatto sapere che le indagini avranno l'obiettivo di chiarire se le accuse sul reato di ingiuria contro i tifosi del Valencia siano o meno pertinenti.
© Getty Images|Carlo Ancelotti - Sarà il ct del Brasile dal 2024 e per i Mondiali del 2026.
© Getty Images|Domenico Tedesco - Nato in Calabria, ha costruito la sua fortuna da allenatore in Germania. Da febbraio del 2023 guida il Belgio di Romelu Lukaku
© Getty Images|Marco Rossi - Ct dell'Ungheria, è in carica come questi italiani: Francesco Calzona (Slovacchia), Gianni De Biasi (Azerbaigian), Francesco Moriero (Maldive), Michele Marcolini (Malta), Stefano Cusin (Sudan del Sud)
© Getty Images|Fabio Capello - Per l'ex tecnico di Milan e Juventus sono ben due le avventure alla guida di nazionali: prima l'Inghilterra (2007) poi la Russia (2012)
© Getty Images|Giovanni Trapattoni - Nominato nel 2008 ct dell'Irlanda, resta in carica fino al 2013.
© Getty Images|Marcello Lippi - Ct dell'Italia che ha vinto il Mondiale nel 2006, ha allenato pure la Cina dal 2016 al 2019.
© Getty Images|Claudio Ranieri - Fresco di promozione in Serie A col Cagliari, il tecnico ha allenato per poche partite la Grecia nel 2014.
© Getty Images|Alberto Zaccheroni - L'ex allenatore del Milan dalle origini romagnole ha guidato il Giappone (2010) e gli Emirati Arabi (2017).
© Getty Images|Cesare Maldini - Diventa ct del Paraguay nel 2001 e porta la nazionale sudamericana ai Mondiali del 2002 in Corea del Sud e Giappone. Saluta dopo l'eliminazione agli ottavi per mano della Germania.
© Getty Images|Edi Reja - Guida l'Albania dal 2019 per tre anni, portandola ad Euro 2020. Viene preceduto da due colleghi italiani: Gianni De Biasi (2011-2017) e Christian Panucci (2017-2019).
© Getty Images|Devis Mangia - Guida Malta nel 2019 per 3 anni. Condivide esperienze all'estero con altri tecnici italiani: Giuseppe Giannini (2013-2015 col Libano), Marco Tardelli (2004-Egitto), Beppe Dossena (2002-Albania)
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