Futuro rossonero

Milan, obiettivo stadio a San Donato: idea cittadella rossonera con musei e parchi

Il club di Cardinale vuole presentare a settembre un progetto che contenga anche numerose infrastrutture per la comunità

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La nuova casa del Milan, dopo anni travagliati e numerosi progetti scartati, sta prendendo vita a San Donato. Il club rossonero ha espresso forte interesse ed ha già stretto un accordo non vincolante con Sportlife City, proprietaria dell'area. L'idea è quella di creare un intero quartiere a marchio Milan, con negozi musei parchi e alberghi. La zona è per altro collegata con due accessi dalle tangenziali nord-sud.

"Il Milan nell’ultimo mese ha alzato il livello di interesse nei confronti di San Donato. Non c’è ancora niente di ufficiale, ma in settembre la società potrebbe presentare un progetto, intanto i tecnici della squadra hanno mostrato all’amministrazione comunale alcune proiezioni grafiche di come potrebbe diventare il futuro comparto" ha dichiarato Francesco Mistretta, assessore ai lavori pubblici del comune di San Donato, a Il Cittadino. Ha aggiunto: "Dovrebbe essere uno stadio sul modello americano, quindi corredato da una serie di attrattive tra cui un museo del Milan, una struttura ricettiva alberghiera, nonché bar ristoranti, negozi, insieme a una serie di altre offerte tra cui è stato ad esempio ipotizzato un Parco avventura per i bambini." 

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Segnali forti, che mettono in mostra la volontà chiara della proprietà di regalare al Milan una visibilità diversa e introiti economici fondamentali. La zona fornirebbe alla società rossonera un impatto immediato e attraente per gli sponsor: per chi arriva da sud San Donato è la porta della città, e di conseguenza lo stadio e tutto ciò che ne consegue sarebbe la prima fotografia di Milano. Un'area che non sarebbe viva e attiva solo durante i giorni con le partite ma sempre, in maniera da compattare la società, gli abitanti del quartiere e i tifosi da dovunque essi provengano. Nella migliore delle ipotesi l'idea è quella di avere lo stadio e tutte le attività collaterali pronte e attive per il 2028 o 2029. Per raggiungere questo obiettivo i lavori dovrebbero partire almeno entro il 2024, ma il tutto è ancora una ipotesi ed è presto per conoscere le tempistiche precise. 

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