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Inter, via Onana si ragiona per priorità: Sommer, Trubin e Lukaku. Ma restano diversi buchi

Presto l'ufficialità del passaggio del camerunese al Manchester United

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La cena nel ristorante di Javier Zanetti per "salutare" il mondo Inter: dopo solo un anno André Onana lascia dunque il mondo nerazzurro, dopo aver conquistato il cuore e la stima di tutti i tifosi in tempi record. Il suo carisma e la sue naturali doti di leadership mancheranno forse ancor più delle sue capacità tecniche, tra i pali e in fase di impostazione. Arrivato a parametro zero un anno fa "regala" oggi all'Inter una plusvalenza enorme: il Manchester United lo paga tra parte fissa e bonus 55 milioni, accordo raggiunto ieri che verrà ratificato nelle prossime ore. Un'uscita - tenuto conto anche dell'addio di Handanovic) che dal punto di vista tecnico verrà compensata dall'arrivo di Sommer (il club nerazzurro è pronto a pagare la clausola fissata dal Bayern a 6 milioni) e con tutta probabilità da Trubin. Qualche margine al dubbio va lasciato per il portiere ucraino viste le resistenze dello Shakhtar che nonostante il contratto in scadenza tra un anno ha risposto negativamente ai 10 milioni offerti da Marotta. L'Inter non intende aumentare di molto la propria proposta, il giocatore ha dato il suo assenso al trasferimento: in definitiva, per l'accoppiata tra i pali, la cifra che i nerazzurri intendono sborsare non sarà superiore ai 20 milioni.

Questo perché il rimanente sarà reinvestito su Lukaku, in una trattativa con il Chelsea serrata e a questo punto anche stringente nei tempi. Il club londinese formalmente aspetta il belga in ritiro lunedì prossimo, tutte le parti in causa preferirebbero raggiungere un accordo preventivo per chiudere prima. Per questo l'Inter è chiamata a presentare una offerta ufficiale più alta delle precedenti, raggiungendo appunto quota 35 milioni. Eventuali "aggiunte" potrebbero arrivare da ulteriori cessioni in cantiere (dagli esuberi tipo Sensi) senza dover intaccare altri introiti destinati a colmare gli altri buchi attualmente presenti nella rosa interista. Ammesso o non concesso che Gosens - ad esempio - possa lasciare Milano (c'è la rischiesta del Wolfsburg) per essere poi sostituito da Carlos Augusto del Monza, a Inzaghi continuerebbero a mancare un difensore (Bisseck è il sostituto di D'Ambrosio, manca ancora quello di Skriniar), un esterno destro che rimpiazzi Bellanova e un centrocampista che prenda il posto lasciato libero da Gagliardini. Insomma, per il management nerazzurro c'è ancora molto lavoro da fare, ma si deve procedere innanzitutto per priorità. E a oggi queste riguardano i due portieri e Lukaku.

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