GLI SCENARI

Mbappé condiziona il mercato: dal suo futuro il destino di Vlahovic e Osimhen

La possibile partenza dell'attaccante francese verso il Real Madrid costringe il Psg a muoversi per i bomber della Serie A

Il Psg ha già comunicato di non volergli rinnovare il contratto. Kylian Mbappé è sul mercato ma c'è solo un club che può prenderlo. Lo stesso club gradito, come unica soluzione in caso di partenza, dall'attaccante francese: il Real Madrid. I dirigenti parigini vogliono 200 milioni e, anche all'interno della filosofia di Florentino, la spesa è sicuramente eccessiva, visto che ha già speso 130 milioni in questo mercato. Mbappé, poi, si porta dietro anche un ingaggio non indifferente.

Eppure il Real, scottato dal mancato trasferimento di un anno fa, lo vuole fortemente, convinto di poter ammortizzare il prezzo di Mbappé costruendo una rosa super, da brand che possa monopolizzare il mercato calcistico mondiale. Ormai, oltre all'aspetto tecnico i club hanno priorità che si chiamano marketing e merchandising. Nel caso di partenza del suo attaccante, però, il Psg, che ha già perso Messi, avrebbe la necessità di puntare su un attaccante di alto livello. Tolto Harry Kane, che sembra destinato al Bayern, il mercato mondiale mette sul piatto due giocatori della Serie A particolarmente appetibili.

Uno è Victor Osimhen, che De Laurentiis, nonostante i discorsi legati al rinnovo, non si farebbe grossi problemi a vendere se arrivasse davvero una cifra monstre. Il presidente del Napoli chiede qualcosa vicino ai 200 milioni ed è difficile pensare che il Psg possa spendere la stessa cifra incassata per la vendita di Mbappé.

Ecco perché l'ipotesi Vlahovic sembra la più probabile. Innanzitutto per il prezzo, tra i 70 e gli 80 milioni di euro, e poi perché il serbo è effettivamente sul mercato. Da questa cifra Giuntoli potrebbe ricavare il tesoretto per arrivare a un attaccante che possa fare la differenza. Romelu Lukaku sarebbe il prescelto ma la volontà del giocatore e il continuo dialogo, tra offerte e richieste, tra Inter e Chelsea, non facilitano una conclusione positiva della vicenda. 

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