Roma, Morata obiettivo concreto: pronto un quadriennale
Mourinho e Dybala in pressing sulla dirigenza per riportare in Italia lo spagnolo, presto un faccia a faccia con l'Atletico Madrid
La Roma fa sul serio per Alvaro Morata. I giallorossi sono pronti a scattare in pole position per l'attaccante spagnolo, che sarebbe entusiasta di tornare in Italia e che nelle scorse settimane era stato accostato anche al Milan. Quella che era emersa come una suggestione sta diventando un'ipotesi sempre più concreta anche grazie al pressing di José Mourinho e, soprattutto, di Paulo Dybala, che ritroverebbe volentieri un partner offensivo a cui è legato da una grande amicizia fin dalla sua prima stagione alla Juventus.
In casa giallorossa sono dunque in molti a vedere in lui il sostituto ideale di Abraham (fermo almeno fino alla prossima primavera dopo l'operazione al ginocchio) e il contratto è già sul tavolo: si parla di un quadriennale da 4,5 milioni a stagione più bonus, il massimo a cui Pinto e i Friedkin possono spingersi considerando che, avendo lasciato l'Italia soltanto nel 2022, il giocatore non può usufruire del decreto crescita.
Resta da convincere l'Atletico Madrid, dettaglio non di poco conto. Il contratto di Morata scade nel 2024, ma già a inizio giugno si era parlato di un'intesa raggiunta per il prolungamento fino al 2026, anche se nulla è stato ancora ufficializzato. L'eventuale rinnovo, in ogni caso, potrebbe non rappresentare un ostacolo, anzi: attualmente l'accordo con i "Colchoneros" prevederebbe una clausola rescissoria da 21,5 milioni di euro, che potrebbe però abbassarsi (o venire del tutto eliminata) in quello nuovo, facilitando così la trattativa. Nei prossimi giorni è in programma un faccia a faccia tra le due dirigenze per capire meglio questo aspetto e valutare i margini di manovra.
Morata, che non è mai stato un bomber in senso stretto, è reduce da una stagione piuttosto positiva, con 15 gol e 3 assit in 45 partite, ai quali vanno aggiunti i 3 gol realizzati ai Mondiali in Qatar con la maglia della nazionale spagnola, con cui ha anche alzato la Nations League a giugno.