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Hockey su pista: per l'Italia bronzo europeo, Francia ko ai rigori

I ragazzi di Bertolucci s’impongono sulla Francia ai rigori dopo aver inseguito per l’intero match. Un bronzo meritato, per una squadra che ha saputo reagire a ogni difficoltà

© ufficio-stampa

L’Italia vince il bronzo europeo. Una medaglia che ha un grande valore, per una Nazionale dal carattere forte, che ha saputo reagire a ogni difficoltà, soprattutto agli infortuni. Ultimo quello di Compagno, che ha riportato una doppia frattura al volto dopo la steccata rimediata ieri dallo spagnolo Carballeira. Quello del prossimo giocatore dell’Hockey Forte è l’ultimo di una lista che ha compreso Ipinazar e prima ancora Verona, Ambrosio e Banini. Per contro, la Francia scontava una sola (pesante) assenza, quella del suo leader carismatico, Carlo Di Benedetto.

Tanta stanchezza e un grande Gnata
Gli Azzurri pagano lo scotto della semifinale contro la Spagna, finita quasi a notte fonda. Così la Francia nel primo tempo ha gioco facile e chiude avanti 2-0 grazie alla doppietta di un sontuoso Roberto Di Benedetto, mentre si erge protagonista nuovamente Riccardo Gnata, spesso determinante con i suoi interventi. In apertura di ripresa la rete di Cinquini dimezza le distanze, ma Herman firma il 3-1.  

A più di dieci minuti dal termine l’Italia ha un piede nella fossa, senza due rotazioni importanti come Compagno e Ipinazar, con Malagoli e Cocco ormai stravolti dalla stanchezza. Il carattere dei ragazzi di Bertolucci è enorme e Faccin quasi a sorpresa riapre il match. A firmare il secondo supplementare consecutivo dopo quello contro la Spagna, ci pensa nuovamente Malagoli, uomo dal sangue freddo e dalla maturità ormai acquisita.

Supplementari e rigori, la solita agonia
Gli Azzurri raschiano il fondo del barile per trovare energie e passano a condurre con un passaggio consegnato di Malagoli per Gavioli, che apre il supplementare trovando il primo vantaggio dopo 52’. Elia Cinquini, autore di un Europeo in crescendo, giocato con grande maturità, trova l’assist per Cocco, che firma l’illusorio 5-3.

Nemmeno il tempo di sentire nell’aria l’odore del bronzo e arriva il 10° fallo contro l’Italia (con un blu a Bertolucci) e la Francia ritorna immediatamente a -1 con il solito Roberto Di Benedetto. E quando tutto sembrava chiuso sopraggiunge la sfortunata autorete di Malagoli, con la pallina respinta da Gnata che incoccia nel suo pattino e s’infila beffardamente. I francesi si ritrovano così sul 5-5 con tre tiri diretti e un autogol. Ed esattamente come per i Mondiali di San Juan si va ai rigori, dove Bertolucci si affida a Zampoli, che garantisce maggior freschezza rispetto a Gnata, autore di 100 minuti di qualità in un caldo torrido, in meno di 20 ore.

La serie è infinita è si va a oltranza. L’Italia fallisce due match con Ipinazar e Malagoli. All’ottava serie Roberto Di Benedetto fa gol, mentre Cocco mostra sangue ghiacciato e impatta nuovamente. Il quarto rigore a oltranza vede Zampoli protagonista, mentre capitan Giulio Cocco mette fine alla maledizione, regalando una meritata medaglia di bronzo agli Azzurri.

© ufficio-stampa
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