“C’è chi pensa che la Juventus sia il problema del calcio italiano. Al contrario: è parte della soluzione. Ne è da sempre l’ossatura". Alla vigilia dei festeggiamenti per i 100 anni di proprietà del club della famiglia Agnelli, John Elkann, numero del club e ad di Exor, ha parlato in un'intervista a La Stampa ricordando quello che diceva sempre il nonno: "Juventus vuol dire gioventù. Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare. Lavoriamo con umiltà per noi e milioni di famiglie bianconere come noi”.
"La Juventus ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di Serie A e serie minori”, ha ricordato con orgoglio Elkann, che parlando del presente bianconero ha sottolineato che si tratta di un "momento duro" ma ha assicurato che "ci rialzeremo"
"Ne abbiamo passati di momenti critici, li abbiamo sempre affrontati, e ne siamo usciti a testa alta. Ne usciremo anche adesso e il tempo darà ragione delle nostre scelte - ha dichiarato Elkann - Non è la prima volta che ci capita. Nel 1980 un’inchiesta di scommesse arrivò a coinvolgere Paolo Rossi (che poi sarebbe risultato estraneo). La Juventus di Boniperti lo comperò nonostante la squalifica. Trapattoni continuò ad allenarlo e con successo: la conquista del ventesimo scudetto porta anche la sua firma. La sua vittoria fu anche la nostra, e ripagò di tutte le polemiche”.
Elkann ha aggiunto poi che la Juventus ha sempre dato alla famiglia "molte più gioie e soddisfazioni che delusioni" e, in relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società, ribadisce la convinzione "di aver agito in totale correttezza. Dunque ci siamo difesi e continueremo a far valere le nostre ragioni, senza arroganza, ma nel totale rispetto delle istituzioni". Per il futuro "nessuna discontinuità con Andrea, al contrario - ha spiegato il presidente di Exor - esiste una chiara continuità tra le origini e oggi: una linea ininterrotta, fatta di innovazione, tenacia e soprattutto di emozioni impagabili che ci rendono felici di essere bianconeri".
A proposito di presente, la squadra è arrivata negli Stati Uniti per preparare la nuova stagione, ma il mercato sembra ancora un po' bloccato: “Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo, che rappresenta adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni. Ovunque è stato, ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. E ora avrà a disposizione i tanti giovani e forti talenti che abbiamo. Adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia"”.
A livello europeo, non è piaciuta la proposta della SuperLega, da cui la Juve si è recentemente tirata fuori: "Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali. Come rispondiamo a questa sfida? Questa è la questione. Non è una questione che riguarda la Juve. È un problema che riguarda tutto il calcio europeo”.
Infine uno spoiler sui festeggiamenti per il centenario: "Sarà una festa che durerà fino all'autunno. Una serie di momenti da vivere in famiglia e con chi condivide la passione per la Juve. Si parte domani sul nostro sito, poi durante l'estate avremo altre iniziative: il 9 agosto diamo appuntamento a tutti all'Allianz Stadium per un allenamento aperto e dopo altre iniziative tutto culminerà con due sorprese... Pura gioia bianconera".