Dopo la replica social di Domenico Berardi alle dichiarazioni di Claudio Lotito ("Parliamo di un ragazzo che ha strappato il contratto con la Juventus”), arriva anche la risposta dell'ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, che sulle pagine de La Gazzetta dello Sport smentisce seccamente le parole del presidente della Lazio: "È stata un’uscita inelegante. Domenico oltre ad essere un campione è un professionista serio: certe affermazioni non sono reali. Ed aggiungo: l’anno scorso, per esempio, praticamente tutte le big hanno chiesto informazioni sul nostro numero 10. Tutte, tranne la Juventus. Berardi è la nostra bandiera e il suo valore economico è in linea con le sue capacità, è acquistabile solo da chi se lo può permettere".
"Juve su Berardi negli anni passati? Ma questa è una cosa che si dice da tempo. Era giovane, ci fu un avvicinamento importante con i bianconeri ma lui fece altre scelte, restando con noi. Berardi è la nostra bandiera e noi vorremmo restasse qui. Il fatto che venga accostato a grandi squadre lo vedo in maniera positiva: sappiamo dare un valore ai nostri ragazzi. Ma ripeto, spero che rimanga anche perché il concetto di bandiera è quasi svanito. In questo calcio che segue la strada dei soldi, beh, un esempio che rimane non fa mai male al nostro calcio".
Carnevali ha parlato anche del no allo Spartak Mosca per Rogerio: "La trattativa è stata fatta dal suo procuratore, c’è stata una proposta davvero molto importante pari a 8 milioni di euro (nonostante la scadenza 2024, ndr) e considerando tutto abbiamo deciso di non procedere come proprietà e dirigenza. Motivi etici: non abbiamo voluto trattare coi russi. Abbiamo voluto far prevalere la coscienza di non fare affari con un certo paese. E sì, a costo di perderlo a zero. Non è che Rogerio non sia più sul mercato. Lo è. Ma la scelta è stata di natura diversa, qualora dovessero arrivare offerte da altri club le valuteremo".