Finisce ai quarti di finale l’avventura del Settebello nei Mondiali di Pallanuoto di Fukuoka. La Serbia batte la squadra di Campagna ai rigori, accedendo alla semifinale. Partita estremamente equilibrata e accesa, con gol da una parte e dall’altra senza esclusione di colpi. Dopo l’11-11 nei quattro parziali (con un Rasovic mattatore assoluto), Mitrovic ipnotizza Damonte nel quinto rigore, trascinando i serbi al turno successivo.
Si ferma ai quarti di finale il mondiale di Pallanuoto del Settebello a Fukuoka: la Serbia elimina gli azzurri ai rigori, dopo l’11-11 dei tempi regolamentari. Un primo quarto piuttosto movimentato: i serbi vanno sopra con un uno-due micidiale, con gli azzurri che sembrano patire tanto gli uno contro uno in difesa. Nel giro di sessantacinque secondi però, i ragazzi di Campagna riescono a rimettere in piedi la gara: la doppietta di Cannella porta l’Italia avanti, ripresa sul 3-3 verso la fine del primo quarto dal rigore avversario. Il secondo periodo è più bloccato, con i primi quattro minuti che passano senza altre marcature. La doppietta di Di Somma viene intervallata da quella serba di Rasovic, che viene però neutralizzato da Del Lungo sul rigore del possibile 6-5. Si rientra negli spogliatoi in perfetta parità, sul 5-5. Il portiere azzurro fa la differenza anche in avvio del terzo quarto, con un paio di parate per mantenere l’equilibrio. Gli azzurri mettono nuovamente il muso in avanti con la rete di Presciutti, ripreso immediatamente dal 6-6 di Jaksic. La sfida è estremamente intensa e colpo su colpo: altro vantaggio per la squadra di Campagna con Velotto e altro pareggio immediato serbo, realizzato da Martinovic. Nessuna delle due formazioni riesce ad allungare, con l’incontro che procede con un gol da una parte e uno dall’altra. Rasovic risponde a Bruni, ma l’Italia inizia ad ingranare bene nello sfruttare la superiorità con Di Fulvio. L’ennesimo pareggio di Vucinic chiude il terzo parziale, con il punteggio sul 9-9. Nell’ultimo periodo la stanchezza inizia a farsi sentire: l’Italia non sfrutta la superiorità dopo il 10-9 di Di Fulvio, e viene ripresa dall’ennesimo gol di Rasovic. Alcuni errori di troppo da una parte e dall’altra, ma a 3’ dalla fine è ancora Di Fulvio a portare avanti gli azzurri. Ubovic trova l’11-11 a 50’’ dalla fine, che vale l’epilogo dei rigori: alla quinta conclusione azzurra Damonte viene ipnotizzato da Mitrovic, con Rasovic che chiude il discorso e porta la Serbia in semifinale. Italia sconfitta ai quarti.