Una gara, due valli, alcune centinaia di skyrunners che già scalpitano nell'attesa, lungo un conto alla rovescia i cui numeri si fanno sempre più piccoli. A dieci anni dall'ultima edizione, quello della Skyrace Valmalenco-Valposchiavo è sotto tutti i punti di vista un grande ritorno. A cambiare, rispetto al passato e ala tradizione, è la data. La gara che unisce due territori di confine, tra Italia e Svizzera, Lombardia e Canton Grigioni, si corre domenica 20 agosto, nel segno appunto della discontinuità con la precedente collocazione del mese di giugno, ormai in vista dell’estate ma - soprattutto nel passaggio al GPM di Passo Campagneda - ancora alle prese con tutti gli… imprevisti della primavera alpina! Trenta chilometri per 1800 metri di dislivello: dai 982 metri di Lanzada (Valmalenco) ai 1014 di Poschiavo (nell'omonima valle), passando a metà percorso circa sotto il caratteristico arco ligneo di Passo di Campagneda (quota 2627). Ciò che non cambia sono il fascino della prova (all’epoca una delle gare pioniere dello skyrunning), la traccia di gara e lo spirito che anima il comitato organizzatore a doppia trazione italo-evetica di Sportiva Lanzada e Sportiva Palü di Poschiavo.
© Skyrace Valmalenco-Valposchiavo Press Office
Era bastato poco più di un decennio (dal 2002 al 2013) perché la Skyrace entrasse nella storia della corsa in natura (e della allora giovane disciplina dello skyrunning), nel cuore e soprattutto nei piani degli atleti di punta.A fa fare la differenza prima di tutto la bellezza del tracciato, disegnato lungo i sentieri tracciati dai contrabbandieri nei durissimi anni (in montagna ancora di più) dei due conflitti mondiali del secolo scorso. La skyrace aveva rapidamente bruciato le tappe, tanto da essere promossa a livello internazionale e inserita nell’allora esclusivo e in un certo senso “embrionale” circuito della Coppa del mondo di corsa in montagna. A resistere sono ancora i record del percorso fissati da Marco De Gasperi e Angela Mudge. Il sei volte campione del mondo bormino collegò Lanza con Poschiavo in due ore, 32 minuti e tre secondi nella sesta edizione (2006). Dodici mesi prima la top runner scozzese aveva invece raggiunto il fondovalle elvetico e la meta di Poschiavo tre ore, 10 minuti e 18 secondi dopo il via da Lanzada.
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Tra i vincitori delle dodici edizioni della Skyrace (dal 2002 al 2013) figurano alcuni dei più grandi “corridori del cielo” della storia. Tra gli uomini (oltre a De Gasperi naturalmente) Ricardo Mejia, Helmut Schissel e Dennis Brunod (due vittorie a testa per il messicano, il tedesco e il valdostano), il recordman ceco Robert Krupicka (tre affermazioni tra il 2009 e il 2012, da non confondere con lo statunitense Anton Krupicka) ma soprattutto Kilian Jornet che - allora alle prime sortite internazionali di una straordinaria carriera che dura tuttora - si impose nella settima edizione: quella del 2008.
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In campo femminile, oltre al primato (e alle tre vittorie!) di Angela Mudge (ad anni alternati: 2006, 2008 e 2010), sono rimaste nella storia della gara le imprese Anna Pichrtova, Oihana Kortazar Aranzeta e delle nostre Gloriana Pellissier, Gisella Bendotti, Pierangela Baronchelli e naturalmente Emanuela Brizio, lei pure tre volte sul gradino più alto del podio (2004-2005 e poi a sette anni di distanza nel 2012), pareggiano l’altra recordwoman Mudge. Ad imporsi dieci anni fa nella dodicesima e più recente edizione della Skyrace furono il colombiano Saul Antonio Padua e la nostra Silvia Serafini. A proposito: sono sette (più del cinquanta per cento del totale) le vittorie italiane nell’albo d’oro femminile, meno della metà (tre) quelle maschili (due volte Brunod, prima e terza edizione, una per De Gasperi).
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L'annuncio era arrivato poco meno di un anno fa a Campo Moro (in alta Valmalenco) in occasione della seconda edizione di Glacier Trail, prova ad anello organizzata da Sportiva Lanzada che - toccando anch’essa Passo Campagneda e il caratteristico arco di legno della Skyrace - di fatto ne ha costituito una sorta di primo passo verso il rilancio e la riproposizione: nello spirito e anche nella data. Da lì era partita la macchina organizzativa. Aperte il 9 aprile scorso, le iscrizioni procedono spedite e hanno superato la soglia dei duecento atleti, vale a dire ben oltre la metà del tetto di trecentocinquanta fissato dal comitato organizzatore.
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Non si tratta comunque di un'operazione-nostalgia: alla base della rinascita della storica skyrace c’è la volontà di rinverdire i fasti del recente passato. Negli ultimi anni si erano intensificati i contatti tra i promotori delle prime edizioni, che si parlavano per valutare l'opportunità di riproporre l’evento, sollecitati dalle continue richieste. Lo hanno ricordato Serafino Bardea, nella duplice veste di vicesindaco e assessore allo Sport del Comune di Lanzada e di presidente della Sportiva Lanzada, e Dario Marchesi per il Comitato organizzatore svizzero, durante la presentazione che si è svolta martedì 25 luglio nella sede del Museo Mineralogico di Lanzada.
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La gara transfrontaliera torna per suggellare la vicinanza di due valli che hanno sviluppato una fruttuosa collaborazione nell'ambito del progetto Interreg "B-Ice & Heritage". L’iniziativa ha quindi un significato che va oltre la prestazione sportiva ed è il manifesto di un territorio dalle grandi potenzialità, con ricadute molto interessanti dal punto di vista turistico, come ha osservato il direttore del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco Roberto Pinna.
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Illustrato durante la presentazione da Massimo Giordani, il tracciato di gara si snoda a cavallo del confine italo-svizzero,con un dislivello positivo di 1800 metri, spingendosi fino ai 2627 metri del Passo Campagneda. Dal Centro sportivo Pradasc gli atleti raggiungeranno la frazione di Tornadri, per poi salire rapidamente verso gli alpeggi Ponte e Cima Sassa, dove inizia un traverso più agevole da percorrere fino all'alpeggio di Musella e poi a Campo Moro. Attraversato il muro della diga che sbarra il bacino artificiale, la traccia torna a salire, doppiando il Rifugio Zoia e poi risalendo il Piano di Campagneda e arrampicandosi fino al GPM di Passo Campagneda, dopo aver costeggiato alcuni caratteristici laghetti d’alta quota.
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La nuova data post-ferragostana metterà gli atleti al riparo dal rischio di trovare la parte culminante del percorso coperta dalla neve, eventualità non così rara negli anni ruggenti della Skyrace nella sua originaria collocazione tardo primaverile, fattore decisivo di molte edizioni della prova segate da basse temperature e maltempo. Dopo una discesa di una decina di chilometri si arriverà a Poschiavo costeggiando il fiume Poschiavino fino all'arrivo posto nella centralissima Piazza Comunale. L'edizione 2023 ricorderà Renato Parolini (già dirigente della Sportiva Lanzada) con il trofeo assegnato all'atleta che transiterà per primo a Campagneda, e Marino Zanetti (corridore elvetico) il cui Memorial premierà il primo atleta poschiavino al traguardo.
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Tra gli atleti di punta già titolari di un pettorale per domenica 20 agosto ci sono i vincitori di Glacier Trail: il morbegnese Marco Leoni nel 2021 e il local (malenco) Alessandro Rossi nel 2022. E poi ancora Giovanni Rossi, scialpinista di livello mondiale (e fratello di Alessandro), l’altro morbegnese Giovanni Tacchini, Moreno Sala (vincitore nel 2021 di VUT Valmalenco UltradistanceTrail) e Davide Della Mina, primo alla Valtellina Orobie Trail. Tra le donne, scorrendo un entry list tutta in divenire, i favori del pronostico vanno al momento assegnati a Francesca Rusconi, vincitrice la scorsa primavera del Trofeo Dario e Willy di Valmadrera e della ResegUp di Lecco.
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La partenza è fissata alle nove in punto del mattino di domenica 20 agosto a Lanzada (località Pradasc), dove da sabato 19 si potranno ritirare pacco gara e pettorali. Il traguardo è invece nella piazza Comunale di Poschiavo. Il briefing pregara - con la presentazione degli atleti di punta - si svolgerà alle ore 18.00 presso il centro sportivo Pradasc di Lanzada. L'arrivo del primo atleta a Poschiavo è previsto intorno alle ore 11.30, mentre le premiazioni avranno inizio alle ore 14.30.
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Gli interessati possono trovare tutte le informazioni sulla Valmalenco-Valposchiavo e sulle modalità di iscrizione sul sito internet www.international-skyrace.org. La manifestazione vede il sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Bim, Comuni di Lanzada, Poschiavo e Brusio, Comunità MontanaValtellina di Sondrio, Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, Valposchiavo Turismo.
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