Pedro preso a pugni dal preparatore, il Flamengo licenzia Fernandez
L'attaccante ex Fiorentina aveva denunciato tutto sui social, il club rossonero ha allontanato il collaboratore di Sampaoli
Il Flamengo ha licenziato il preparatore atletico Pablo Fernandez per aver preso a pugni in faccia l'attaccante Pedro per una presunta disobbedienza. Il calciatore ha sporto denuncia contro di lui a causa dell'incidente avvenuto il giorno prima. L'attaccante Pedro, ex Fiorentina, che era nella rosa del Brasile nell'ultima edizione della Coppa del Mondo, ha dichiarato sui suoi canali social che Fernandez gli ha dato un pugno sulla bocca dopo la vittoria per 2-1 del Flamengo contro l'Atletico Mineiro in una partita del campionato brasiliano. La polizia di Minas Gerais ha dichiarato che l'assistente allenatore lo ha anche schiaffeggiato tre volte prima del pugno.
Intanto il Flamengo è pronto a multare Pedro per essersi rifiutato di entrare nel finale del match contro l'Atletico Mineiro, fatto che ha scatenato la reazione spropositata e imperdonabile di Pablo Fernandez.
IL POST DI PEDRO: "AGGREDITO VIGLIACCAMENTE"
"Potrei stare qui a parlare dei pochi minuti ricevuti nelle ultime partite, ma quello che è successo oggi è stato più grave di quello che può succedere dentro il terreno di gioco. Vigliaccamente, senza motivo e inspiegabilmente, sono stato aggredito, preso a pugni in faccia, da Pablo Fernandez, un membro dello staff tecnico di Sampaoli - ha scritto il 26enne nazionale brasiliano - . La codardia fisica ha avuto la precedenza sulla codardia psicologica che ho sofferto nelle ultime settimane. Chi pensa di avere il diritto di attaccare un altro non merita il rispetto di nessuno. Ho passato tante prove qui al Flamengo , ma niente è paragonabile alla vigliaccheria subita oggi. Che Dio perdoni una persona che, a metà del 2023, pensa che l'aggressione fisica possa risolvere qualsiasi problema. Grazie GESÙ per avermi insegnato a porgere l'altra guancia". Tra le manifestazioni di solidarietà anche quelle di Arturo Vidal, suo ex compagno al Flamengo: "Siamo con te, fratello".