La MotoGp torna dopo oltre un mese di stop e lo fa a Silverstone. Nella conferenza stampa di presentazione della gara, il leader del Mondiale Bagnaia è fiducioso: "Amo le piste storiche, possiamo continuare ad andare forte. Ma i limiti sulla pressione delle gomme causeranno dei problemi". Più titubante Martin: "Voglio vincere, ma dovremo vedere come andrà la gamba". L'emozione di Bezzecchi: "La lotta al vertice della MotoGp ha cambiato la mia vita".
La MotoGp torna un lunghissimo stop. In seguito alla cancellazione del Gp del Kazakistan, i piloti sono fermi da fine giugno e hanno potuto ricaricare le batterie in una sosta estiva più lunga del preventivato. Si corre a Silverstone in questo weekend, e Pecco Bagnaia è l'ovvio favorito con la sua Ducati. Il leader del Mondiale, con 35 punti su Jorge Martin, viene tempestato di domande dai giornalisti e fornisce il suo parere sul weekend britannico: "Nella pausa mi sono ricaricato e ho lavorato duramente, perchè sappiamo che la seconda parte della stagione sarà molto difficile. Ho fatto qualche giorno di vacanza con la fidanzata e il mio cane, poi ho vissuto l'esperienza di Goodwood. Ora siamo a Silverstone e sono felice di ricominciare da qui, perchè amo questo tracciato e le piste storiche. L'anno scorso non avevo vissuto il miglior weekend dell'anno, poi abbiamo raddrizzato tutto in gara e ho vissuto una giornata speciale. Il meteo non sarà ottimo, ma in Inghilterra spesso è così. Speriamo che non ci siano condizioni miste".
Stiamo assistendo al miglior Pecco della MotoGp? Il ducatista risponde così: "Sicuramente le ultime tre gare sono state ottime. Avevamo avuto un pizzico di sfortuna a Le Mans nell'incidente con Maverick Vinales, poi siamo migliorati e abbiamo trovato la costanza. Dovremo continuare così. Voglio vincere, godermi le gare e migliorare in ogni weekend per inseguire il Mondiale".
Ci saranno cambiamenti nella MotoGp, che ha introdotto dei nuovi limiti sulla pressione delle gomme e ha tramutato le FP1 in prove libere, considerando solo la seconda sessione per l'accesso al Q2. Bagnaia li commenta così: "Nelle libere non cambierà molto, io lavoravo già sulla gara nella prima sessione e nella seconda tutti facevamo una mini-qualifica perchè il Q2 è troppo importante. Sarà invece difficile gestire i nuovi limiti sulla pressione delle gomme. Cambierà il modo in cui corriamo, perchè per stare sotto il limite sarà più semplice cadere. Se sei davanti la pressione è più bassa, ma se stai dietro a un pilota per tanti giri si alza ed è rischioso coi nuovi limiti. Non posso dire quale sia il vero motivo per cui è stata stabilita questa regola. Ci hanno detto che è per la nostra sicurezza, ma in realtà per andare al limite rischieremo di cadere più spesso. Ducati penalizzata? Sicuramente avremo modo di confrontarci per ovviare ai rischi, essendo otto piloti. Credo che questa norma influirà su tutti in ugual misura".
La pausa è stata più complicata per Jorge Martin, che ha subito un intervento chirurgico alla gamba ed è decisamente meno spavaldo in conferenza: "Le mie vacanze sono iniziate maluccio, perchè ho dovuto effettuare un intervento chirurgico e passare qualche giorno sulla sedia a rotelle,. Mi sono allenato in seguito ed ora sto bene, ma non so dire come andrà la mia gamba a Silverstone. Nella seconda parte di stagione ci sono tante piste che favoriscono il mio stile di guida e voglio proseguire ottenendo ottimi risultati, ma non sarà facile. Lotta a tre per il Mondiale? Non penso che si possa già dire questo, non siamo ancora a metà stagione. Il mio obiettivo sarà essere costante. Ci sono ancora molte gare, voglio crescere e fare risultati. Da ragazzo ero più impulsivo e cadevo spesso, frenando la mia crescita. Ora so affrontare ogni situazione".
La prima parte della conferenza stampa riguarda anche Marco Bezzecchi, che si esprime così sulle sue chances nella seconda metà di stagione: "Per ora sono concentrato su Silverstone, dove mi aspetto di andare veloce. La prima parte di stagione mi ha sorpreso, non pensi mai di poter vincere e salire regolarmente sul podio nel secondo anno di MotoGp. Essere un contendente per il titolo è bello, ma anche strano. La vita per me è diversa ora, mi riconoscono per strada e mi fermano per chiedere foto o farmi i complimenti. Lo trovo fantastico e stimolante, continuerò a lavorare per fare grandi risultati e migliorare, chiudendo la stagione nel miglior podio possibile".
Uno dei focus per il futuro di Marco Bezzecchi è rappresentato dalla sua situazione contrattuale, con le voci su un possibile passaggio a Pramac: "Non ho preferenze sulla moto o sul team, vorrei solo avere una moto ufficiale perchè sento di meritarmela. Se sarà col team Mooney VR46 sarò contento, se sarà in un'altra struttura sarò ugualmente felice. La mia moto non la trovo così diversa dalle altre Ducati ufficiali. Rispetto a quella di Jorge forse cambia solo la carena, rispetto a quella di Pecco non posso dire nulla perchè è sempre troppo lontano (ride, ndr). Non credo che ci siano grosse differenze".
Chi invece ha avuto una svolta è Franco Morbidelli, che ha perso il posto nel team Factory Yamaha, dove sarà sostituito da Alex Rins: "Ho vissuto un grande percorso con Yamaha, siamo stati insieme per tutta la mia carriera in MotoGp. Nella prima fase e nel primo biennio abbiamo lottato anche per il Mondiale, quasi senza sapere come, negli ultimi anni i risultati non sono stati all'altezza. Non è un segreto che questo, sommato ai loro dialoghi con altri piloti, abbia interrotto la magia tra di noi. Mi chiedevo se volessi proseguire e avevo vari dubbi, la loro mossa con Rins me li ha cancellati ed ora sono pronto a ripartire. Alex è un grande pilota e gli auguro il meglio. Futuro in Ducati? Io voglio solo restare in MotoGp, ho 28 anni e credo di meritarmelo Sono in una posizione scomoda perchè non ho un sedile, ma darò tutto in gara per ottenerlo e credo che la VR46 Academy lavorerà per presentarmi varie soluzioni per il mio futuro".
Chiudono i due grandi delusi dell'inizio di stagione, Fabio Quartararo e Marc Marquez. Marquez torna dopo un periodo complicato, tra problemi fisici e sirene sull'addio ad Hrc: "La pausa è arrivata nel momento giusto. Mi sono ricaricato, ho lavorato tanto e mi sono anche innamorato. Trovo le motivazioni da chi mi sta accanto, non è facile a livello fisico e mentale. Ad Assen dopo la Sprint Race mi sono dovuto fermare, perchè la costola era fratturata e non incrinata. Mi sono rimesso in sesto, ma ho dei problemi alla caviglia e alla gamba destra che non vanno come vorrei. Cercheremo di ripartire nel modo giusto. Il futuro con Honda? Ho pensato tanto e ho raggiunto la conclusione che il nostro approccio non fosse corretto. Volevamo vincere subito e avevamo fretta, invece dovremo pensare innanzitutto a ricostruire e migliorare il progetto. Si lavora già ora sul 2024, non sarà facile rientrare nella corsa perchè i costruttori europei hanno maggior abilità di rischiare e più velocità d'azione, ma ci proveremo. Proseguirò con Honda nel 2024? Ora pensiamo a programmare e migliorare la situazione per Honda, per me e per gli altri piloti".
Quartararo, invece, mostra rammarico per i risultati: "Non sono mai riuscito ad esprimermi come l'anno scorso. Daremo tutto per migliorare e ottenere il meglio da ogni weekend, ma non è facile vivere una situazione così. La wild card a Motegi sicuramente non sarà il momento di svolta per Yamaha, mentre potrebbero esserlo i test di Misano. Lì capiremo se possiamo tornare in gioco o meno. A Silverstone mi sono sempre divertito, spero di poterlo fare anche quest'anno. Abbiamo ottenuto un solo podio e non è accettabile. L'addio di Morbidelli? La mia carriera in MotoGp è stata tutta con lui, gli auguro il meglio. Rins rappresenterà una nuova sfida per il team e per me. Viene da Suzuki e Honda, ha tanta esperienza e potrà fornirci una nuova visione".