Juve, l'indice di liquidità è fuori dai parametri: niente acquisti senza degli addii

Un bond in scadenza nel 2024 inguaia i bianconeri sul mercato: necessario cedere Vlahovic per operare in entrata

Prima vendere e poi acquistare. È il mantra di tanti club italiani sul mercato, Juventus compresa. I bianconeri, che hanno salutato 'big' del calibro di Di Maria, Cuadrado e Paredes, sono riusciti a portare alla Continassa fino ad ora esclusivamente Timothy Weah, costato circa 10 milioni di euro più bonus. Un unico rinforzo alla quale vanno aggiunti diversi calciatori rientrati dai rispettivi prestiti e fuori dal progetto. Giuntoli, arrivato da poco a Torino, sta cercando di fare ordine ma, secondo Il Fatto Quotidiano, il nuovo ds deve fare i conti con un ostacolo non da poco: un indice di liquidità 'sballato'.   

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Ma cos'è l'indice di liquidità? Il parametro coniato dalla Figc per misurare la capacità di un club di rispettare gli impegni economici a breve termine (fattivamente si tratta del rapporto tra attività e passività correnti). Il club bianconero sarebbe oltre di 100 milioni di euro: per il giornale sopra citato si tratterebbe di una eredità dell'era Agnelli. Precisamente di un bond da 170 milioni di euro in scadenza a febbraio 2024 che, non essendo ancora stato rifinanziato è entrato tra i debiti a breve termine. Con l'indice fuori dai parametri quindi, serve prima vendere: qualcosa di successo già alla Lazio di Lotito nelle recenti finestre di mercato.

Juventus, le prime foto della terza maglia 2023/24

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Da qui la necessità di vendere assolutamente un big per finanziare le mosse in entrata: il calciatore selezionato è Vlahovic, sul taccuino di Real Madrid, Bayern Monaco e Chelsea: il fronte con i londinesi è particolarmente caldo. Anche perchè al momento la proprietà, dopo le ingenti somme versate nelle precedenti gestioni, non ha intenzione di iniettare della liquidità. E per i tifosi bianconeri c'è pure da sorridere: se l'indice di liquidità fosse stato considerato come parametro essenziale per l'iscrizione alla Serie A (Gravina ne era un sostenitore) il quadro sarebbe pure peggiore. 

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