Inter: Lukaku adesso si allontana, con Dzeko salgono le quotazioni di Rafael Leao.

Marotta: "Qualcosa si sta muovendo per Icardi e Nainggolan"

Martedì 23 luglio, vigilia del primo Inter-Juve dell'anno. Amichevole. Solo un'amichevole. Si fa per dire, però. Perché la prima volta di Conte contro il suo passato, anche se si tratta solo di calcio d'estate, ha un certo suo fascino. Ne avrebbe avuto ancora di più, molto di più, se anzichè una rosa altamente incompleta il tecnico nerazzurro avesse avuto già a disposizione qualcosa di più simile al progetto che aveva e ancora ha in mente. Un progetto, però, che al di là delle rassicurazioni di Marotta, difficilmente avrà piena realizzazione. L'Inter è oggi in Cina senza attacco, con tutto il rispetto per Puscas, Longo ed Esposito. Due punte arriveranno, ha sentenziato l'ad interista a margine del summit con Jindong e Steven Zhang. Ma... Ma se Dzeko è certo (lo diciamo e scriviamo da settimane), Lukaku non lo è assolutamente. Anzi. Perché dato per assodato che la punta esperta di cui ha parlato Marotta è il bosniaco, più difficile associare il belga dello United al profilo di "attaccante giovane di prospettiva" menzionato dallo stesso dirigente interista. Ciò non toglie che l'Inter proverà un ultimo affondo per Lukaku (Conte si è esposto notevolmente su di lui) ma se lo United non scende almeno a 70 milioni l'operazione non si farà. Suning è stata chiara. Perentoria. Da giorni invece circola il nome di Rafael Leao, portoghese, 20 anni, l'ultima stagione a segno otto volte in Francia con il Lille: ha tanti estimatori, tra questi sicuramente Marotta, è valutato all'incirca 40 milioni e può in effetti essere lui il profilo realmente seguito. Può essere, perché non si può escludere in questo momento un nuovo tentativo di affondo per un altro vecchio pallino interista, vale a dire Duvan Zapata. Certo meno giovane, ma molto più affidabile.

Detto che Lukaku-Dzeko così come in second'ordine Dzeko-Zapata sarebbero opzioni ben più allettanti rispetto a Dzeko-Leao, ad oggi pare proprio quest'ultima l'ipotesi più accreditata. Molto dipenderà ovviamente dalle cessioni. E questo è l'altro capitolo portante di questa storia estiva a tinte nerazzurre. Se da ultimo è finito tra i possibili partenti anche Matteo Politano, i nodi sono quelli relativi a Perisic, Nainggolan e Icardi. Il croato, non adatto al ruolo di quinto di centrocampo, è "sotto osservazione tattica" (in modo gentile per dire che l'allenatore non sa bene cosa farsene) ma al momento non ci sono interessamenti concreti sul suo conto. Per gli altri due, invece. Marotta stesso ha ammesso che "qualcosa si è mosso". Per il belga c'è la Cina, per l'argentino sta prendendo corpo l'ipotesi Napoli. Dalle loro uscite, va da sé, dipendono le entrate. Quella di Lukaku, soprattutto. Ecco perché Conte spinge. Anche alla vigilia di un Inter-Juve che seppure luglio non è mai "solo" calcio d'estate.

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