FORMULA 1

Orizzonte Alpine per Mattia Binotto: in pista a Zandvoort oppure Monza?

Il top manager italoelvetico aveva lasciato Maranello alla fine dello scorso anno

di Stefano Gatti

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La breve pausa estiva della Formula Uno è appena iniziata ma le grandi manovre in vista della ripresa di fine agosto sono già iniziate e tra gli argomenti più gettonati c'è il ritorno nel paddock di Mattia Binotto. Voci in circolazione ormai da settimane (ma che si sono fatte sempre più insistenti recentemente) "assegnano" all'ex Team Principal ferrarista il medesimo ruolo... nell'organigramma Alpine, recentemente liberato dal siluramento di Otmar Szafnauer nel weekend del Gran Premio del Belgio di fine luglio, quello che ha mandato il Modiale in pausa con l'ennesima dimostrazione di schiacciante superiorità del binomio Verstappen-Red Bull, a Spa-Francorchamps ulteriormente "caricato" dalla doppietta dei "Tori" grazie al secondo posto del ritrovato Perez. Dall'Appennino Tosco-Emiliano ai piedi del quale sorge il campo base di Maranello, Binotto si appresterebbe insomma a valicare le Alpi e a salire in vetta (o quasi) all'organigramma Alpine!

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Aumentano secondo alcuni osservatori e chance che il top manager italoelvetico possa sedersi al centro del ponte di comando Alpine fin dal prossimo d'Olanda, in programma nel weekend 25-27 agosto a Zandvoort: il prossimo in agenda, insomma. Oppure ancora (e con una mossa molto più... ad effetto) in occasione del fine settimana successivo - il primo del mese di settembre - al Gran Premio d'Italia a Monza. Avrebbe quindi vita breve l’incarico ad interim assunto dal vice presidente Bruno Famin dopo la separazione da Szafnauer.  La Ferrari potrebbe però bloccare legalmente l'operazione, almeno dal punto di vista pienamente operativo, fino al termine dell'anno solare. Esiste però anche il piano b: rimanendo sullo sfondo, Binotto potrebbe comunque familiarizzare con le attuali problematiche del team bleu (che non sono poche, vedi sotto). Come d'altra parte sta già accadendo con l'altro ex ferrarista Laurent Mekies che ha lasciato il suo incarico di Direttore Sportivo all'indomani del GP d'Ungheria ma esordirà ufficialmente come Team Principal di Alpha Tauri (team prossimo a cambiare denominazione) al posto di Franz Tost solo all'inizio della prossima stagione.

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Stessero davvero così le cose, Binotto dovrebbe fin da subito guardarsi attorno e rimboccarsi le maniche per dare una scossa ad una squadra che un anno fa lottava con McLaren nella corsa al quarto posto Costruttori (il primo alle spalle dei tre top team Red Bull, Mercedes e Ferrari), oltretutto vincendo la sfida, mentre quest'anno lo scenario è ben diverso: solo 57 punti raccolti fin qui dal binomio Ocon-Gasly (meno problematico ma anche e soprattutto meno efficace del previsto) contro i 103 portati al bottino McLaren da Norris e Piastri. Con entrambe le squadre peraltro infilzate da Aston Martin che - al di là della recente e largamente prevista (anche da noi) - flessione, è pur sempre terza nel ranking con 196 punti e tra la coda delle proprie AMR23 e il muso delle dirette rivali ha pure messo la Ferrari, che di punti ne vanta cinque in meno. Le ambizioni di Alpine per il futuro sono comunque alte ed è magari proprio per fare sentire subito Binotto a casa che il CEO Renault Luca De Meo ha recentemente dichiarato che... "in Formula Uno Alpine diventerà la Ferrari francese".

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