In casa Milan tiene sempre banco la questione Rade Krunic. Ma lo scenario sembra essere un po' cambiato. Il Fenerbahce continua a tentare il bosniaco con un ricco ingaggio, ma Stefano Pioli non pare intenzionato a rinunciare al perno del suo 4-3-3. Situazione che al momento avrebbe allontanato il club turco e confermato l'importanza del giocatore all'interno dello scacchiere rossonero. Tutto a meno di clamorosi rilanci ovviamente.
Se il Fener dovesse infatti tornare all'assalto accontentando le richieste rossonere, a Milanello potrebbero essere costretti a cambiare piani. Un'inversione di rotta che avrebbe già un paio di obiettivi nel mirino. In caso di partenza di Krunic, infatti, Moncada e Furlani avrebbero individuato in Dominguez del Bologna e Grujic del Porto i profili più interessanti per sostituire il bosniaco. Per il primo la trattativa potrebbe essere più semplice, ma comunque non economica, per il secondo invece l'eventuale affondo potrebbe essere più complicato.
"Per me il centrocampo così è al completo, mi piace, sono contento dei giocatori che ho e spero di andare avanti con loro - ha dichiarato Pioli dopo la gara col Monza -. Secondo voi manderei in campo un giocatore che non si allena bene? Sono gli atteggiamenti che contano, non le parole, e Krunic non ha mai sbagliato". Messaggio forte e chiaro. Al calciatore e alla società.
Dunque sotto con il piano per blindare il bosniaco e respingere l'assalto del Fener una volta per tutte. Soprattutto dal punto di vista economico. Il club rossonero, del resto, è sulla stessa linea del tecnico e sta lavorando per rimodulare l'ingaggio del centrocampista portandolo dagli attuali 1,5 milioni ai 2,5 milioni a stagione. Mossa che chiuderebbe tutti i discorsi e piazzerebbe Krunic al centro del progetto tecnico di Pioli in maniera definitiva.