“Secondo il nostro piano di sviluppi, la SF-23 a settembre sarà più veloce di due decimi e di altri due ad ottobre, fino ad arrivare ad un totale di otto decimi nel 2024. Abbiamo un nostro chiaro piano di lavoro, non possiamo perdere tempo pensando agli altri, anche perché non conosciamo i loro movimenti”.
È questo uno dei passaggi più significativi (e... promozionali) dell'intervista "ferragostana" concessa in esclusiva da Frederic Vasseur al settimanale Autosprint, nel bel mezzo della pausa estiva del Mondiale: tra il GP del Belgio di fine luglio e il prevedibile "rave party" orange di fine agosto a Zandvoort (Olanda), a quel punto giù in odore di un'altra grande festa "cromatica": quella rossa dei primi tre giorni di settembre a Monza in occasione della 93esima edizione del Gran Premio d'Italia. Dove magari i due decimi di cui sopra potrebbero già fare una qualche differenza, permettendo a Leclerc e Sainz di regalare un sogno al popolo ferrarista.
Di seguito, altri passaggi della conversazione del Team Principal e General Manager di Maranello con l'inviato della storica rivista:
"Bisogna stare calmi, senza esaltarci oggi o deprimerci quando le cose non vanno altrettanto bene. La concorrenza è molto vicina, basta un nulla per perdere i due decimi che ti fanno scendere dalla seconda alla undicesima posizione. Non siamo alla fine della stagione, c’è ancora molto da fare, ma sono contento di affrontare la pausa estiva dopo la buona corsa di Francorchamps".
"A Spa-Francorchamps abbiamo avuto un buon ritmo-gara, che è la chiave di tutto. In passato, ci sono stati alcuni gran premi nei quali non avevamo ritmo e abbiamo dovuto spingere troppo, danneggiando gli pneumatici. Molto spesso, anche la Red Bull gestisce il proprio ritmo per non penalizzare le coperture. Anche per quel che riguarda le strategie, è tutto molto più semplice quando c’è un buon ritmo gara. Abbiamo disputato un fine settimana competitivo (strong) con condizioni diverse, sul bagnato, sull’asciutto, nei long run, con i diversi tipi di pneumatici. Dobbiamo capire perché su certe piste ci esprimiamo meglio, mentre su altre le cose non vanno altrettanto bene".
"Lo strapotere di Verstappen non sta facendo del male alla Formula Uno, Max e il suo team stanno solo facendo un lavoro fantastico. Tocca a noi fare meglio di loro. Non possiamo lamentarci del predominio dell’olandese".