PARLA L'AVVOCATO

Spalletti-Figc, contatti in corso: due le vie per vedere il tecnico in Nazionale

 L'esperto di diritto sportivo: "La Figc non ha mai pagato un club per un allenatore, è questo lo scoglio politico da superare"

@Getty Images

La Figc ha scelto Luciano Spalletti come nuovo commissario tecnico. Come anticipato già ieri, il tecnico toscano è il preferito di Gabriele Gravina, numero uno della federazione calcistica italiana, e i contatti tra le due parti in queste ore sono fitti: si sta cercando di capire come liberare l'ex allenatore di Empoli, Udinese e Inter dal legame col Napoli: in ballo c'è la penale scattata dopo il rinnovo via Pec degli scorsi mesi. Il faldone è adesso nelle mani della Figc, che ha ribadito la propria volontà di non pagare la clausola rescissoria per liberare Spalletti. Al momento dunque, le uniche due vie per vedere Luciano Spalletti sulla panchina azzurra sono le dimissioni del tecnico (che possono anche non essere accettate) oppure la risoluzione consensuale del suo contratto con Aurelio De Laurentiis.   

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"La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l'allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l'importo". Così l'avvocato ed esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, commenta all'ANSA, i contorni della clausola di non concorrenza tra Spalletti e De Laurentiis. "Spalletti è padrone del proprio destino - aggiunge - Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo".

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Secondo Grassani, "la clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno - conclude - pensava a una federazione. E la Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare".

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