Szczesny 5,5 – Sarà il fisico imponente, sarà la tensione per il nuovo sistema difensivo, però il portierone non è ancora totalmente a suo agio. Qualche piccola incertezza e qualche momento di disagio. Niente di allarmante ma è una situazione da attenzionare.
(46’ Buffon 6,5 – A differenza del titolare, non ha molte occasioni di mettersi in mostra. Qualche pallone toccato, qualche intervento che per lui è come bere un caffè al banco. Poi però arrivano i rigori, gioie e dolori. Prende il primo di Ranocchia e il terzo di Longo, si fa scivolare quello di Barella ma prende bene quello di Borja Valero. La vittoria è roba sua).
Cancelo 5,5 - Dà la sensazione di non trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Un po’ frastornato da un’estate che l’ha visto a un passo dall’addio, cerca di capire esattamente quali siamo i movimenti giusti da fare. La buona condizione di Bernardeschi nasconde qualche incertezza del portoghese.
De Ligt 6,5 - Non vedendo la partita potrebbe sgorgare spontanea la frase: “Ecco, 75 milioni per iniziare con un autogol”. Giudicare da quell’episodio sarebbe riduttivo, perché un rimpallo può capitare a tutti e comunque si sta dando un gran da fare per trovare le distanze giuste rispetto ai compagni.
(46’ Demiral 6,5 – Entra bene nella parte, dimostrando che non ha tutti i torti il Milan nel cercarlo con tanta insistenza. Bellissima la chiusura in scivolata su Perisic).
Bonucci 6 – Deve prendere le misure della linea sarriana, resettando tutto il lavoro fatto con Allegri negli anni scorsi. La nuova difesa ha movimenti e distanze molto differenti, poco conta che Leo sia uno dei veterani perché adesso si riparte tutti dallo stesso punto. Ma il messaggio sembra sia stato recepito.
(70’ Rugani 6,5 – Favorito dalla conoscenza dei metodi di Sarri, entra bene nonostante la partita abbia perso un po’ i punti di riferimento. Se l’anno scorso è stato utilizzato poco, quest’anno potrebbe essere un’arma in più).
De Sciglio 6,5 – La sua diligenza tattica sulla fascia sinistra lascia pensare che Sarri possa puntare parecchio su di lui, giocatore duttile e atleticamente dotato, ligio ai doveri tattici, una riedizione del primo Hysaj napoletano.
Rabiot 5,5- Si percepisce in maniera abbastanza evidente che viene da una lunga inattività. Gli mancano le distanze rispetto ai compagni, gli manca l’abitudine al dialogo. In qualche occasione isolata mostra la classe della quale è indubbiamente in possesso, ma c’è ancora parecchio da lavorare.
Pjanic 6 - Il suo compito nelle idee di Sarri deve essere quello di toccare mille palloni a partita. Con un solo divieto: quello di lanciare lungo. Visto che il lancio è da sempre una delle specialità della casa, la limitazione di questa giocata è già un segnale di buona volontà. Non ha ancora le caratteristiche di Jorginho ma sta cominciando ad assomigliargli un po’.
(65’ Emre Can 6 – Dimostra ancora una volta di poter essere una buona alternativa ai tre centrocampisti che nella mente di Sarri dovrebbero essere titolari).
Matuidi 6 - Il giocatore d’esperienza si vede soprattutto in questi momenti. Sa perfettamente di non essere al massimo della condizione, anzi di essere un po’ imballato dal nuovo metodo di lavoro. Allora si affida all’esperienza, evita gli strappi che possono portare conseguenze sulla tenuta. Sta lì facendo il suo compitino.
Bernardeschi 6,5 – Travestito da gregario, come avveniva ai tempi della Fiorentina, sta provando a conquistare spazio nelle idee di Sarri. Ha l’intelligenza sufficiente per capire che non deve andarsi a incuneare nei pochi pertugi lasciati dalla coppia Cristiano-Pipita. Studia da Callejon, sperando di fare gli stessi gol dello spagnolo. La condizione atletica c’è e questa è un’ottima notizia per Sarri.
Higuain 6 - Chi si aspettava un Pipita demotivato e senza stimoli è rimasto deluso. L’argentino sta cominciando a credere che forse la soluzione migliore per lui sia quella di rimanere al suo posto, magari con la possibilità di amministrarsi in maniera oculata. Partecipa al gioco mettendoci impegno e qualità.
(46’ Mandzukic 5,5 – Ancora in ritardo di condizione e forse non motivato al cento per cento, prova sopperire alla sua maniera, facendo a sportellate con i difensori avversarti e cercando di creare spazi per gli altri).
Cristiano Ronaldo 6,5- La sua principale preoccupazione in questo momento è capire se dovrà trovare un’intesa con Higuain come investimento per il futuro o come necessità contingente. Conoscendo i loro precedenti al Real, probabilmente il portoghese punta alla seconda ipotesi. E lo dimostra sfoderando i momenti migliori con delle azioni personali. Personalissimo anche il modo in cui segna l’1-1 su punizione, sia pure deviata.
Allenatore Sarri 6 – Già calato perfettamente nella parte, si alza spesso dalla panchina e cerca di pilotare quei meccanismi che ancora non sono stati recepiti alla perfezione. Se contro il Tottenham il problema era stato soprattutto difensivo, in questo caso le maggiori preoccupazioni sembrano arrivare dal centrocampo. Efficace sicuramente il contatto con i giocatori nell’intervallo, visto che la Juve della ripresa è molto meglio.