Il weekend di MotoGP a Spielberg per il GP d'Austria si apre con l'acuto di Johann Zarco nelle prime libere. Il francese del team Ducati Pramac ha chiuso la sessione in 1:29.838 precedendo di quattro decimi la Yamaha di Fabio Quartararo e di 411 millesimi l'Aprilia di Maverick Vinales. Quarto tempo per la Ducati Gresini di Alex Marquez, seguito da vicino anche da Marco Bezzecchi, mentre per trovare le due ufficiali bisogna scendere all'ottavo riscontro di Bagnaia (ritardo di 529 millesimi) e all'11° di Bastianini (+0.621).
Le prime prove libere portano dunque la firma di una Ducati, seppur non quella che ci si aspettava di vedere davanti a tutti. Sfruttando un'ultima run più che positiva, infatti, Johann Zarco ha beffato la M1 di Fabio Quartararo che aveva condotto tutta la prima finestra di libere in testa, con una Yamaha che ha dato quel qualcosa in più al Diablo che è sembrato essere più confidente in sella. Una sessione che, dato il cambio di format, dà ai piloti l'occasione di testare le moto in vista delle FP2 decisive per l'accesso al Q2, ma libere che di certo hanno detto tanto dopo due settimane di stop.
Sorride ancora l'Aprilia, con Maverick Vinales che strappa il terzo tempo davanti alla Gresini di Alex Marquez, in apertura di libere costretto a parcheggiare la sua Ducati a bordo pista a causa di problemi alla sua moto che fumava dalla ruota anteriore per possibile perdita di olio motore sui freni. Ma ritornato in pista, lo spagnolo ha dato il massimo e ha registrato il quarto tempo davanti ad altre due Ducati, quella VR46 di Bezzecchi e quella del compagno di box Fabio Di Giannantonio. Top 10 della mattina di Spielberg che si chiude con la Honda LCR di Nakagami col 7° tempo davanti a Bagnaia, in ritardo di 529 millesimi su Zarco, Aleix Espargaro e Martìn.
Solo undicesimo tempo per Enea Bastianini, che deve ancora adattarsi sulla sua Desmosedici dopo il lungo stop per l'infortunio alla spalla, mentre è ancora una sessione da dimenticare per le Honda ufficiali. Mir chiude col 12° tempo davanti a Morbidelli, Marc Marquez invece non va oltre il 18° tempo con una caduta a tre minuti dalla fine che sottolinea ancora una volta i tanti limiti della sua moto. Problemi anche per le KTM, con Binder e Miller che chiudono col 14° e 22° tempo, con la scuderia di Casa che tra le prime libere e la sessione del pomeriggio dovrà mettere mano alla RC16 per mettere in pista una moto da Q2.